Una serata nel segno delle emozioni, al San Filippo Neri di Nembro, con due rappresentazioni teatrali senza limiti: “La La L’ansia” e “Così lontano così vicino”. L’evento è stato organizzato dai Cdd (Centri diurni disabili) di Nembro e Gandino, in collaborazione con il Cis (Comitato iniziative sociali) Onlus.
Hanno calcato la scena la compagnia teatrale Diversi ingranaggi (con gli ospiti e gli operatori dei due Cdd, gli studenti dell’Istituto Romero di Albino e i volontari del territorio) e il gruppo Fiori (compagnia composta dagli ospiti e operatori dei Cdd, gli ospiti e operatori della Comunità Kairos di Casale e dai volontari e simpatizzanti dell’oratorio di Nembro).
A dare il benvenuto durante la serata sono stati Marco Pezzoli, direttore del servizio Cdd di Nembro e Gandino, e Floria Lodetti, assessore servizi alla persona del Comune di Nembro. «Occuparsi di servizi alla persona e alla famiglia, significa impegno a garantire una buona qualità della vita a tutti – ha affermato Lodetti -. Stasera dobbiamo fare un applauso speciale a questi ragazzi e all’impegno di tutti coloro che portano avanti progetti di valore come questo».
Con “La La L’Ansia”, prima prova di quella che l’anno prossimo sarà una vera e propria pièce teatrale, i Diversi Ingranaggi hanno saputo coinvolgere con forza gli spettatori, raccontando con leggerezza e ironia un tema profondo come quello dell’ansia. «Per questa edizione del nostro laboratorio teatrale di AltrArte abbiamo scelto di riflettere sull’ansia – ha commentato la regista Giusi Marchesi – un’emozione tra le più complesse. Durante AltrArte il gioco e il divertimento sono stati elementi centrali del lavoro con i ragazzi e credo che questa prima performance fatta a Nembro, anticipazione di quello che sarà lo spettacolo vero e proprio, abbia ben mostrato tale aspetto. La differenza che caratterizza i componenti del gruppo credo rappresenti il vero valore aggiunto di AltrArte. Una differenza che ogni volta dimostra di racchiudere in sé enormi potenzialità di espressione».
Dopo la performance di “La La L’ansia”, è toccato alla compagnia Fiori mettere in scena “Così lontano così vicino”. Tutto accade in un’ipotetica e fantastica stazione dove davanti a cinque binari – Tokyo, Mini Italia, Zambla, Vulcano, Rimini – un gruppo di viaggiatori è pronto ad intraprendere il suo viaggio. Un viaggio speciale, quello della vita. «Abbiamo preso in prestito un titolo altissimo per il nostro spettacolo – afferma Alberto Salvi – quello del film con cui Wim Wenders ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria al 46° Festival di Cannes. Con il nostro “Così lontano così vicino” abbiamo voluto raccontare di una condizione umana che accomuna tutti: il bisogno di essere visti, ascoltati, guardati, compresi. Dobbiamo fermarci e guardare davvero l’altro, superando quella distanza che spesso, in modo naturale, nasce di fronte a chi è differente da noi. La bellezza sta negli occhi di chi guarda, non dovremmo mai dimenticarlo».



















