“I numeri non sostengono la spesa” è il principio alla base dei pesanti tagli veri e propri colpi di mannaia sulla gestione dei servizi in montagna. Ma se i servizi se ne vanno dalla montagna una soluzione può essere quella di rendere i servizi più vicini alla montagna con nuove infrastrutture, non per forza solo strade o ferrovie, magari anche con qualche nuova soluzione tecnologica. Abbiamo fatto questa riflessione con il presidente del comitato per il prolungamento di Teb da Albino a Vertova Riccardo Cagnoni.
«I nostri giovani in futuro saranno sempre meno disposti a continuare a spostarsi, ma potrebbero cercare di stabilirsi lontano da quella che è la loro terra»: afferma Cagnoni. «La situazione del punto nascita dell’ospedale Antonio Locatelli – continua – sono una faccia di questa medaglia». I tempi di percorrenza della linea potrebbero, secondo gli scettici di un prolungamento fino a Clusone, essere troppo lunghi. Si potrebbe puntare su un collegamento alternativo diretto Clusone-Bergamo? «In realtà – risponde – dopo Vertova le fermate sono meno e dovrebbero esserci meno attraversamenti di strade, che in città rallentano il percorso».
Pensando ai mezzi di trasporto del futuro, non si potrebbe immaginare una linea con una monorotaia sopraelevata con un collegamento veloce Clusone-Bergamo, o a qualcosa del genere? «Le soluzioni tecniche nel 2018 non sono e non possono essere un problema, e per far questo ci sono i tecnici. Sono fondamentali tuttavia tre elementi: consapevolezza, volontà e coraggio. Consapevolezza che la Valseriana sta arrancando e si sta impoverendo, anche per la carenza di infrastrutture non più all’altezza dei tempi, con tutti gli effetti conseguenti, anche demografici; volontà di chi ha ruoli istituzionali e politici di intervenire; coraggio nel proporre scelte importanti, impegnative e lungimiranti, anche innovative se necessario. Il mio vuole essere un invito a chi ricopre ruoli strategici a coalizzarsi ed intervenire. Ne va del futuro della Valle Seriana che tanto ha dato in passato allo sviluppo economico bergamasco e lombardo e che merita di essere ripagata».