La Sagra del cinghiale di Peia ha spento le sue prime dieci candeline. Nel fine settimane, il centro del paese è stato animato da mercatini, laboratori, musica, artisti di strada. Non è mancato il lancio delle lanterne volanti, ormai un classico della festa.
L’iniziativa ha riscosso successo, tanto da sorprendere gli stessi organizzatori. «Sabato sera abbiamo avuto un afflusso incredibile, che ci ha messo anche un po’ in crisi nei nostri punti ristoro. Ce la mettiamo sempre tutta, ma quando la gente è tanta qualche difficoltà penso sia normale averla», spiega Mauro Pezzoli, di Peia’s Friends, l’associazione che promuove l’evento in collaborazione con l’Amministrazione comunale e i commercianti del paese.
La sagra metteva anzitutto in tavola specialità a base di cinghiale, animale simbolo di Peia. Tanti, poi, gli appuntamenti di contorno, a cominciare da hobbisti e mercatini a km zero. Ampio spazio, quest’anno, è stato riservato agli artisti di strada. Particolarmente apprezzato lo spettacolo di fuoco equestre proposto sabato sera da Sagitta sul sagrato della parrocchiale. Applausi anche per i numeri di giocoleria e la comicità di Rapa Rules, le evoluzioni aeree degli Effer8’s, la musica di Brassatodrum.
Apprezzate le attività per i bambini, come il laboratorio per fare il pane. Gli “Amici del Museo del tessile” di Leffe hanno proposto dimostrazioni di tinteggiatura con colori naturali. Nel corso della manifestazione sono stati poi premiati i vincitori del concorso fotografico “Inunoscatto”.
«Un evento come la “Sagra del cinghiale” non è facile da organizzare – sottolinea Mauro Pezzoli -. Servono persone e tempo. Noi dell’associazione Peia’s Friends siamo una quarantina, ognuno con compiti diversi. Abbiamo un’ottima collaborazione col Comune e i commercianti ci danno una mano. A tutti va un sentito ringraziamento».
