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Yoga, surf e valigia: una bergamasca a Lanzarote

Vivere in una casa con vista oceano: è probabilmente il sogno di molti. Da qualche anno una ragazza di Rovetta ha trasformato un suo desiderio in realtà, convertendo una sua passione nel suo nuovo lavoro. Per farlo ha fatto le valigie e si è trasferita su un’isola delle Canarie, dove vive alternando lavoro a sport.  

La sua storia rappresenta una delle tante opportunità che oggi i giovani possono cogliere grazie alle moderne tecnologie: quella del nomade digitale. Il nomade digitale è una persona che lavora attraverso Internet, di fatto senza avere una posizione stabile, situazione che consente di operare anche in viaggio. Fotografi, programmatori, scrittori: sono tante le professioni che si prestano a questo modo di dedicarsi a un mestiere.

«Vivo all’esterno, ma lavoro da tutto il mondo – racconta Laura Visinoni -. Qualche anno fa ho lasciato una bella professione e un bell’ambiente, per dedicarmi a quello che sentivo di volere fare. Disegnavo la linea femminile di una casa di abbigliamento sportivo e da un po’ di tempo mi dedicavo anche allo yoga. Ho fatto un corso per diventare insegnante di yoga e a un certo punto ho capito che potevo vivere insegnando e facendolo da dove desideravo: in riva all’oceano».

Laura ha quindi lasciato un bel lavoro e ha iniziato a viaggiare per approfondire la conoscenza dello yoga applicata al surf, altra sua grande passione. Per trasformarsi in nomade digitale è servito un po’ di tempo, ma ben presto ha acquisito le capacità per gestire un sito, produrre contenuti e promuoverli. Così è nato un blog attraverso il quale da qualche anno eroga video lezioni di yoga a persone sparse in tutto il mondo, il tutto srotolando il tappetino in bellissime spiagge dell’isola di Lanzarote. «Di fatto un sogno che si è avverato»: aggiunge.

Non sono mancate e non mancano tuttavia le difficoltà. «Il digital nomad – spiega – è Internet dipendente. Senza una buona connessione possono esserci limiti. Poi bisogna sapere fare un po’ di tutto: da conoscere gli strumenti di comunicazione a dedicarsi al marketing. Il tutto rimanendo sempre aggiornati allo sviluppo delle nuove tecnologie».

Potremmo riassumere la storia di Laura con pochi termini: yoga, surf, Internet e valigia. Valigia perché da buona nomade digitale la rovettese continua a spostarsi. «Sto preparando un viaggio in Nepal di 5 settimane – ci anticipa -. Farò volontariato insegnando yoga ai bambini e alle donne che hanno subito violenze. Sarò inserita in una famiglia nepalese e nei miei programmi c’è anche un trekking fino al campo base dell’Everest».

Viaggiare e fare yoga hanno due cose in comune: mettersi in discussione. «Lo yoga è una disciplina introspettiva che permette di interrogarsi, di scavare dentro. Viaggiare ha lo stesso potenziale attraverso l’incontro con altre persone e altre culture».

Cosa manca di più a Laura mentre è lontana da casa? «Oltre ai legami e agli affetti – racconta – sicuramente è il verde. Lanzarote è praticamente un’isola desertica. Quando torno in valle per me è un po’ fare il pieno di verde».

Tanti giovani oggi lasciano il nostro Paese in cerca di un lavoro; qual è il consiglio? «Cercare di capire quello che si vuole veramente fare e non avere paura di inseguire i propri sogni».

Visita altre storie dei nostri bergamaschi nel mondo, vai alla rubrica “Bergamo con la valigia”.

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