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Ardesio, un aiuto dalla Polonia per conquistare nuovi turisti

Ad Ardesio non c’è mai da annoiarsi. Qualcosa da fare te lo trovano sempre. Provate a chiedere ad Ola Mroczek, la ragazza polacca arrivata in paese da pochi giorni. Si fermerà solo alcune settimane, ma alla fine anche lei avrà dato il suo contributo alla causa ardesiana.

In che modo, lo spiega Fabrizio Zucchelli, presidente di Vivi Ardesio, l’associazione per il turismo nata nel 2017. «Gli escursionisti che compiono l’anello delle Orobie sono per un terzo polacchi. Abbiamo quindi approfittato del colpo di fortuna che ci porta ad ospitare questa ragazza per un mesetto ad Ardesio. Grazie al suo aiuto, vogliamo tradurre i nostri depliant, il sito internet, e i contenuti sui social in lingua polacca. Cercheremo ovviamente di scoprire da lei anche i motivi che hanno portato questi escursionisti nelle nostre vallate».

Ola si è già messa davanti al computer nell’ufficio turistico per invogliare i suoi connazionali a scoprire l’alta Val Seriana. «Naturalmente guardiamo con interesse a questa occasione che ci è un po’ piovuta dal cielo, ma che vogliamo cogliere – prosegue Zucchelli -. Anche perché stiamo lavorando per preparare il progetto del “passaporto delle Orobie orientali”».

Si tratta di un libretto composto da una decina di pagine con lo spazio per apporre i timbri dei vari rifugi che si toccano lungo l’anello delle Orobie. «L’ultimo timbro che confermerà di aver completato il sentiero delle Orobie orientali sarà messo proprio all’ufficio turistico di Ardesio – aggiunge Fabrizio Zucchelli -. Oltre che panorami stupendi e ricordi straordinari, gli escursionisti potranno quindi portarsi a casa un attestato del percorso compiuto. Speriamo che anche questa iniziativa possa servire da volano per il turismo in alta Valle Seriana e ad Ardesio».

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