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Vertova, appello per la sede della Protezione civile

A Vertova sono iniziati da alcuni giorni i lavori per sistemare l’ex deposito della ferrovia, a pochi passi dalla stazione. Lo stabile diventerà sede e magazzino del gruppo di Protezione civile. Una parte delle opere verrà realizzata dal Comune. Al resto ci penserà l’associazione, che per trovare risorse rivolge un appello a cittadini e aziende.

«È un intervento atteso da tempo – sottolinea il sindaco di Vertova, Luigi Gualdi -. Va a riqualificare una zona che rappresenta il biglietto da visita del paese, essendo all’ingresso. L’ex deposito era da anni in disuso. Nel 2015 è passato dal demanio alla Provincia e subito ci siamo attivati per averlo in concessione. La carta vincente si è rivelata l’idea di trasformare la struttura in sede e magazzino della Protezione civile. Così, a luglio, abbiamo firmato con la Provincia una concessione per trent’anni».

Il Comune sta portando avanti la prima fase dei lavori. Complessivamente la spesa è di 120 mila euro, coperta in parte da un contributo di 26 mila euro assegnato dalla Comunità montana. «Sistemeremo l’involucro – spiega il sindaco -, quindi il tetto e i serramenti, oltre a portare tutte le utenze. Verrà inoltre riqualificata e recintata l’area esterna, dove saranno ricavati anche 12 posti auto. I lavori dovrebbero concludersi prima di Natale».

Il testimone passerà poi al gruppo di Protezione civile. «Per noi questo è un sogno che si sta realizzando – osserva il presidente Diego Fapanni -. I locali che abbiamo a disposizione in questo momento, infatti, non sono sufficienti. Avere uno spazio nuovo e adeguato ci permetterà di diventare più efficienti e intervenire con rapidità in caso di emergenza. Abbiamo quindi accettato ben volentieri la proposta del Comune e ci siamo assunti l’onere delle opere interne».

C’è però anche il rovescio della medaglia: l’impegno economico. «Per completare i lavori servirà una cifra che va dai 30 ai 40 mila euro – aggiunge il segretario dell’associazione, Gianfranco Torri -. Gli interventi da eseguire, infatti, sono diversi: bagni, spogliatoi, un soppalco di 70 metri quadri con sala radio e ufficio, oltre al magazzino per mezzi e attrezzature. La cifra che abbiamo a disposizione è relativamente bassa, ma questo non ci ha scoraggiato».

Il gruppo di Protezione civile, infatti, conta sul sostegno della comunità. «Lanciamo un appello a cittadini, artigiani e aziende. Per noi 40 mila euro sono tanti, ma con l’aiuto di chi ci vorrà dare una mano possiamo farcela. Tra l’altro, essendo una onlus, possiamo rilasciare una dichiarazione che potrà servire per recuperare il 19% come detrazione d’imposta. All’ingresso della sede metteremo anche una stele con i nomi delle persone che ci avranno aiutato a realizzare il nostro sogno».

Il servizio di Antenna2:

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