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All’Antiquarium di Parre un’opera contro la violenza sulle donne

Sarà visitabile fino al 30 dicembre l’installazione inaugurata domenica scorsa all’Oppidum di Parre intitolata “La linea del tempo”.

Presso la struttura in Piazza San Rocco, che conserva i preziosi reperti (e alcune copie) di quanto rinvenuto nel vicino sito archeologico, è stata allestita una personale dell’artista visiva Patrizia Bonardi del Centro di ricerca indipendente BACS Between Contemporary Art and Sociology. Con l’opera è possibile riflettere sulla sofferenza delle donne di tutti i tempi.

All’inaugurazione di domenica scorsa hanno preso parte l’assessore alla Cultura del Comune di Parre Omar Rodigari, Annalisa Bonassi (curatrice dell’Oppidum), Cinzia Baronchelli del Circuito Museo Promoserio e l’artista.

L’opera, denominata Quasar, ha un diametro di circa due metri e mezzo ed è realizzata in legno e bende intinte nella cera d’api. “Il Quasar è una spirale di energia che esercita una forza di gravità così potente da imbrigliare la luce – spiega Bonardi -, di fatto un buco nero. La luce intrappolata ha fatto un percorso nello spazio e nel tempo ed è la stessa che può avere illuminato la vita di donne dei secoli e millenni scorsi. Al contrario quest’opera (ndr. non a caso è stata posta in un punto particolare dell’Antiquarium ben illuminato da faretti) è in grado di restituirci luce e ci mostra segni anche delle donne che sono raccontate in questo museo. Le bende inoltre sono un richiamo alle ferite inferte alle donne, dei traumi delle donne che ci hanno preceduto e purtroppo, temo, ci seguiranno”.

Per informazioni: 035.701002 oppure 331.7740890 info@oppidumparre.it.

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