Erano stati accolti con proteste per strada, tv nazionali in diretta, assemblee infuocate. Se ne sono andati pochi giorni fa.
All’ex albergo Sant’Ambroeus di Rovetta non ci sono più richiedenti asilo. Dopo Villa Jesus a Castione, un altro centro d’accoglienza dell’alta Val Seriana chiude i battenti. «L’ultimo gruppo se ne è andato la settimana prima di Natale – conferma il sindaco di Rovetta, Stefano Savoldelli -. Erano rimasti in 24: 15 sono stati spostati in centri d’accoglienza vicini alla città, gli altri 9 sono invece finiti in appartamenti, sempre nel circuito dell’accoglienza, ma in località meno periferiche rispetto all’alta Val Seriana».
La diminuzione degli sbarchi, quindi, finisce inevitabilmente per riflettersi anche sul nostro territorio. Sembrano davvero lontani i tempi delle proteste che portarono centinaia di persone per le strade della Conca Verde. Sono passati più di tre anni: i primi migranti arrivarono a luglio del 2015. «Erano una sessantina – ricorda il sindaco -. Ingaggiammo anche una sorta di braccio di ferro con la Prefettura perché non c’era stata un’informativa adeguata per anticipare l’arrivo di questi ragazzi. Il numero venne poi ridotto, fino ad attestarsi intorno alle 25/30 presenze».
In tre anni sono stati parecchi i ragazzi che sono passati alla Conca Verde. «Uno di loro è rimasto a Rovetta perché beneficiario di un sistema di protezione – prosegue Savoldelli -. È riuscito ad amalgamarsi con la rete sociale del paese e ora vive qui».
