Da ieri in Lombardia siamo nel periodo «di alto rischio» per incendi boschivi. Lo ha deciso la Direzione generale territorio e Protezione civile della Regione.
Per tutta la durata dello stato di alto rischio, sull’intero territorio lombardo, «il divieto di accensione, all’aperto, di fuochi nei boschi o a distanza da questi inferiori a 100 metri è assoluto, senza eccezione alcuna», si legge nel provvedimento della Regione.
Sulle ultime tre parole («senza eccezione alcuna») mette l’accento Manuelo Chiodi, capodistaccamento dei vigili del fuoco volontari di Gazzaniga. «Ritengo sia giusto sensibilizzare la popolazione e specificare che cosa s’intende per accensione di fuochi nei boschi – sottolinea -. Alcune persone, infatti, associano il bosco alla montagna. Bisogna invece tenere presente che qualsiasi area con del verde è da considerare boschiva. Non è possibile accendere un fuoco nemmeno a casa propria se vicino c’è uno spazio verde, anche senza alberi e bosco».

Quindi, massima attenzione. Anche perché, oltre al rischio di innescare un incendio, c’è pure quello di incorrere in multe salate. «Le sanzioni sono elevate e possono arrivare dai carabinieri forestali, dalle guardie ecologiche e dalla polizia locale – prosegue Chiodi -. Stiamo parlando di cifre che vanno dai 500 euro in su. Quindi pensiamoci bene prima di accendere anche un piccolo falò».
L’intervista a Manuelo Chiodi:
















