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Casnigo dice addio a Dario Franchina

Lascerà un grande vuoto, Dario Franchina. Non solo nella comunità dov’era cresciuto: Casnigo. Malato da alcuni mesi, si è spento ieri all’età di 68 anni. Oltre a portare avanti con passione il suo lavoro, si era dedicato al volontariato e alla promozione della cultura sul territorio della Val Gandino.

Il padre era commerciante di vini e lui aveva continuato nella tradizione di famiglia, aprendo un’enoteca a Casnigo, ceduta poi alla figlia una volta andato in pensione. La sua passione per l’enologia lo aveva portato a contribuire all’organizzazione di manifestazioni come “Bere Bergamo” o “Calici di stelle”. Iniziative grazie alle quali era stato possibile raccogliere fondi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico del paese, in primis la celebre sacrestia della chiesa arcipresbiterale plebana.

Molto legato al santuario della Santissima Trinità di Casnigo, faceva parte del gruppo “Amici della Trinità”. Gli eventi che aveva contribuito a promuovere hanno permesso la realizzazione di interventi come l’impianto di videosorveglianza. Di recente era stato in prima linea anche nelle iniziative organizzate per salvare il tetto del Santuario.

Chi lo ha conosciuto lo ricorda per la sua spiccata attenzione verso la valorizzazione del territorio, soprattutto dal punto di vista storico e artistico. Fu tra i primi ad impegnarsi per dare vita al distretto del commercio “Le cinque terre della Val Gandino”.

Attivo anche nel volontariato, con l’associazione “Aiutiamoli a vivere” accolse, tra i primi in Bergamasca, i bimbi bielorussi colpiti dalle radiazioni di Chernobyl.

Dario Franchina lascia la moglie Silvana e la figlia Chiara. Il funerale sarà celebrato sabato (26 gennaio), alle 15, partendo dall’abitazione in via Ruggeri 54 per la parrocchiale. Domani sera (venerdì 25 gennaio), alle 20, la veglia di preghiera.

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