Mille euro al mese per le mamme a tempo pieno. È, in sintesi, la proposta di legge d’iniziativa popolare lanciata dal Popolo della famiglia. Per presentarla alle camere servono cinquantamila firme. Nel mese di dicembre sono stati allestiti gazebo anche in Bergamasca.
Finora le adesioni raccolte nella nostra provincia sono poco meno di 600: 580, per la precisione. Sul territorio nazionale già a metà del mese scorso è stata superata quota 10mila. In Bergamasca, la raccolta firme ha già toccato Bergamo e Seriate, Verdello per la media pianura, Villongo per la zona del basso Sebino, Zogno per la Valle Brembana. Il Popoolo della famiglia intende presentare la sua proposta per il Reddito di Maternità soprattutto nelle valli, come misura di contrasto allo spopolamento.
«Il Reddito di Maternità è il possibile inizio di una rivoluzione nelle politiche familiari del nostro paese, da troppo tempo attesa – afferma il vicereferente provinciale Roberto Frecentese -. Tra le tante emergenze di cui si discute, l’inverno demografico è la prima malattia del paese, cronica ed ormai avviata ad un decorso fatale, se non si mettono in campo misure strutturali che modellino la società a misura di famiglia. Ciononostante di denatalità si parla spaventosamente poco, anche a dispetto dei dati Istat sempre più tragici».
Nel 2017, sottolinea il Popolo della famiglia, in Bergamasca sono nati 325 bambini in meno rispetto al 2016, a fronte del differenziale nazionale di oltre 15mila. I nostri comuni sono perciò responsabili del decremento annuo per circa il 2%. I dati del primo semestre del 2018 peggiorano ulteriormente lo scenario.
Il Popolo della Famiglia si è mobilitato anche a Piazza Brembana e, in Val Cavallina, a Grone. «Le comunità montane sono chiaramente le zone dove il morbo è più esteso – sottolinea Gabriele Marconi, del coordinamento nazionale -. Le poche famiglie giovani (per la maggior parte monoreddito) hanno così poche opportunità in termini di lavoro e servizi da dover inevitabilmente considerare il trasferimento nelle principali aree urbane, per la morìa sempre più rapida dei territori. Noi siamo al fianco di queste comunità ferite ed abbandonate come vocazione naturale, ma altrove la situazione non è affatto più incoraggiante».
I circoli della Bergamasca nelle ultime settimane hanno depositato i moduli per la raccolta firme in 116 comuni, il 47% del totale. Ma la copertura è di oltre 750mila abitanti, il 70% degli elettori bergamaschi. Chi vuole sostenere la proposta del Reddito di Maternità può dunque recarsi negli orari di apertura degli uffici a firmare. Entro la metà di gennaio i comuni saranno più di 150, con l’Isola e il Basso Sebino obiettivi imminenti. Entro la fine del mese anche i principali comuni della Val Seriana, per offrire la possibilità di firma a più del 90% dei bergamaschi. A questo link si può trovare l’elenco dei Comuni in cui è possibile firmare.
Per saperne di più sulla proposta del Reddito di Maternità leggi questo articolo di MyValley oppure guarda il video con l’intervista a Roberto Frecentese: