Una lezione dedicata al tema della criminalità economica, in questi giorni all’Istituto “Fantoni” di Clusone. In cattedra, il sostituto procuratore Nicola Preteroti. L’incontro nell’ambito di un progetto di educazione alla legalità. Alcune studentesse della quinta Liceo scientifico delle scienze umane hanno scritto un articolo per raccontarci la loro esperienza. Lo pubblichiamo di seguito.
Una lezione differente quella di lunedì 4 febbraio, presso l’istituto Fantoni di Clusone. Al suono della campana, alla cattedra non si è presentato il professore di ruolo, bensì il dottor Nicola Preteroti, sostituto procuratore della Repubblica di Bergamo. Presenti anche il maresciallo Covoni dei Carabinieri, il comandante Slavazza della Guardia di Finanza di Clusone e una rappresentanza della Polizia Locale.
Preteroti è riuscito a suscitare l’interesse dei presenti in materia di criminalità economica, non certo materia di tutti i giorni. Rispondendo in modo esaustivo alle domande e approfondendo quanto era sua intenzione comunicare, Preteroti ha in parte cancellato quei grandi immaginari punti interrogativi dovuti all’ostico tema in questione. Soffermandosi sull’area di competenza – nel dettaglio, i reati fallimentari – non ha mancato di avanzare consigli per creare prima, e rafforzare poi, una coscienza collettiva.
Si deve prima conoscere informandosi e poi agire: in breve, si deve essere parte attiva nella comunità. Essere cittadini consapevoli significa sapere che le singole azioni di ciascuno, anche le proprie, influiscono sulla totalità. Per utilizzare l’espressione del sostituto Procuratore: legalità è sinonimo di benessere collettivo. È dalle scelte del privato che dipendono quelle del pubblico, tanto in ambito sociale quanto in quello politico-economico.
Si fa un gran parlare in questi giorni di presunti ‘paladini della legalità’. Presunti sì perché molti sono coloro che appaiono ai nostri occhi onesti ma, in realtà, si macchiano, volontariamente, di crimini come la bancarotta, fraudolenta o semplice che sia (come ci è stata presentata dal magistrato invitato). L’illegalità, la disonestà per essere chiari, è come acqua che, nonostante si cerchi di arrestare, scorre e, nel mentre, scava lacerando di nascosto le fondamenta della nostra società.