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Le Orobie e il sogno spezzato di Dario Balduzzi

La montagna era la sua passione. In montagna ha perso la vita. Dario Balduzzi, 61 anni, se ne è andato questa mattina mentre percorreva il sentiero che porta al rifugio Curò, in territorio di Valbondione.

Era originario di Clusone, anche se da alcuni anni abitava a San Lorenzo di Rovetta. A Clusone aveva gestito un negozio di macelleria in centro storico. In seguito aveva aperto un negozio a Gandino e poi aveva lavorato sempre nello stesso settore per altre attività commerciali. In molti lo conoscevano come “Pina”, soprannome della famiglia, che in passato gestiva un locale nella zona della Spessa.

Grande appassionato di montagna, Dario Balduzzi era impegnato a salire tutte le cime delle Orobie al di sopra dei duemila metri. Gliene mancavano solo due, tra le più difficili, e per scalarle aspettava la bella stagione. Documentava le sue escursioni anche con fotografie. Il suo sogno era realizzare un libro che poi potesse servire da guida per altri escursionisti. Era appassionato anche di parapendio e un volontario del comitato “Tutti per tutti”.

«Dario era una persona stupenda, cristallina – lo descrive un amico -. Un uomo allegro, di compagnia, ovunque andasse tutti si ricordavano di lui». Lascia una sorella e un fratello. La camera ardente è allestita nell’abitazione di famiglia, in via San Lucio, a Clusone. Il funerale sarà celebrato venerdì 22 marzo alle 10 a Clusone, partendo dalla chiesa dei Disciplini per la Basilica. Mercoledì 20 marzo alle 20 la veglia di preghiera.

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