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Dal Bim 20 milioni per la nuova linea Teb e la viabilità della Valle Seriana

Pioggia di fondi per i 127 comuni che fanno parte del Bim, il Consorzio del Bacino imbrifero montano del Lago di Como e dei fiumi Brembo e Serio. Grazie alla ridistribuzione sul territorio dei sovracanoni idroelettrici, cioè i proventi derivanti dalle concessioni per lo sfruttamento delle centrali idroelettriche, il Bim Bergamo, ha deciso di investire, fra soldi in arrivo e disponibilità di cassa, oltre 20 milioni di euro. Sono destinati a comuni delle valli Brembana, Seriana, San Martino e Imagna, oltre che ai Comuni Rivieraschi.

I fondi sono anche frutto di una sentenza della Corte di Cassazione, dello scorso ottobre, che, dichiarando legittimo l’articolo 1 comma 137 della L. 228/2012 (legge di stabilità 2013), ha esteso l’obbligo dei pagamenti dei sovracanoni anche alle centrali idroelettriche poste fuori dell’area perimetrata del Bacino Imbrifero Montano, quindi anche ad impianti di derivazione d’acqua situati sopra i 500 metri d’altitudine, abrogando di fatto un privilegio nato temporaneo nel 1953 e durato più di 50 anni.

Questa nuova normativa, chiesta e ottenuta dalla FederBim, porta nelle casse del Consorzio Bim Bergamo 1 milione 912 mila euro all’anno, quindi oltre 11 milioni di euro per arretrati dal 2013 al 2018, più interessi per più di 78 mila euro. A questi si aggiungono altri 10 milioni di euro, quale anticipo di disponibilità di cassa, per un “tesoretto” che ammonta ad oltre 20 milioni di euro.

Il presidente del Bim Bergamo Carlo Personeni, durante la recente assemblea generale annuale, ha annunciato di investire questo “tesoretto” su grandi opere di interesse pubblico: 20 milioni per la Teb Bergamo-Villa d’Almè e la viabilità della Valle Seriana e 1.137.000 euro per opere nelle zone non direttamente coinvolte dai due grossi progetti, cioè parte della Val San Martino e Comuni Rivieraschi.

«Vogliamo lasciare un segno tangibile del nostro operato – ha affermato Personeni –. Queste due opere possono contribuire in modo concreto allo sviluppo delle zone direttamente coinvolte, ma anche delle valli limitrofe. Tutti ne trarranno beneficio: in primis, i Comuni interessati, il Comune di Bergamo e la stessa provincia di Bergamo, che avranno a disposizione un rinnovato e più efficiente sistema di comunicazioni, a vantaggio delle imprese, dei lavoratori e degli studenti, ma anche dei turisti».

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