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Nella Casa Museo i ricordi tornano a vivere

L’allestimento del museo etnografico nella vecchia casa canonica di Solato (frazione di Pian Camuno), inaugurato lo scorso inverno, ha colto nel segno l’obiettivo di ricordare e tramandare le tradizioni.

Sabato 1° giugno alle 9,30, con il Sindaco di Pian Camuno Giorgio Giovanni Ramazzini, la vicesindaca Priscilla Ziliani, la Banda “Giuseppe Verdi”, l’assessora della Comunità Montana Simona Ferrarini e il parroco don Pier Giuseppe Sarnico, Solato tornerà a far parlare di sé aprendo le porte della “Casa Museo di Solato” (la nuova denominazione della casa canonica) con l’inaugurazione della nuova mostra “Öna olta an scampàa issè”.

Protagonisti di questo progetto, gli alunni delle scuole elementari di Vissone che presenzieranno nella mattinata di sabato con gli elaborati dal titolo “Un tocco di colore al bianco e nero”. «I bambini hanno dato un importante contributo con la ricerca dei lavori di un tempo che oggi stanno scomparendo. Hanno fatto interviste agli anziani, cercato foto da cui poi hanno ricavato delle gigantografie, che hanno colorato in alcune aree e che sono state poi posizionate su pannelli di legno», racconta l’organizzatore della mostra Fabio Ziliani.

Il loro contributo non finisce qui, gli alunni sono stati catapultati negli anni 40, partecipando lo scorso sabato ad una lezione “tipo” dell’epoca. «La “Scöla” è una delle quattro innovazioni del nostro progetto. I bambini hanno rivissuto una lezione tenuta da un insegnante della Valle Camonica con banchi, cattedra, camicini e vestiti degli anni 40», sottolinea Ziliani.

Un’esposizione interamente dedicata ad alcuni personaggi che hanno segnato la storia e fatto del bene al paese di Solato. «Oltre alla “Scöla”, altra novità è la “Sagrestìa de la Cischì”, una donna che ha dedicato molto tempo alla Chiesa di Solato. Per ricordarla abbiamo deciso di mettere in esposizione tovaglie ricamate, il vestiario dei chierichetti e tutti i paramenti liturgici».

Altri due elementi caratterizzanti della mostra sono “La Butìga de la Iole” e “La Scöla de musica”. «Abbiamo riassemblato la Bottega di Iole nella stalla della vecchia casa canonica cercando di recuperare, con ricerche tra gli anziani, i mobili datati anni ’50 – spiega ancora Fabio Ziliani -. Mentre “La Scöla de musica” allude alla banda di Pian Camuno fondata nel 1975: saranno esposti i loro primi strumenti che venivano utilizzati agli inizi del 900».

L’esposizione invernale non è stata completamente sostituita dall’attuale in programma. Una stanza, tra quelle presenti nella canonica, è rimasta invariata. «L’unica camera rimasta è quella contenente il letto, i corredi, il lavabo, la culla e lo scaldaletto. Le altre sono state tutte rivisitate, per esempio la cucina ora diverrà una fiaschetteria».

Sono 500 circa, tra prestiti e comodato d’uso per il periodo della mostra, gli oggetti che gli spettatori potranno ammirare. «Nelle tre giornate di martedì 21, mercoledì 22 e giovedì 23 giugno nella cantina e nel garage della canonica sarà ospitata anche un’esposizione di artigianato», aggiunge Ziliani.

La Casa Museo Solato, situata in via Solato inferiore 4, sarà aperta sabato 1 e domenica 2 giugno, dalle 15 alle 17 e dalle 20 alle 22. Da venerdì 21 a domenica 30 giugno, dalle 15 alle 17 e dalle 20 alle 22. Mentre nei weekend di luglio e agosto dalle 20 alle 22.

È possibile richiedere aperture straordinarie contattando la pagina Facebook “Casa Museo di Solato” o chiamando i numeri: 3383539584 (Fabio Ziliani) e 3284857525 (Elsa Ziliani).

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