FeaturedNotizie

Quaranta candeline e nuovi progetti in programma per il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri

Il 2019 è un anno speciale per l’Arte rupestre della Valle Camonica. Entrata nel 1979 a far parte dell’elenco dei siti culturali della Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO con il numero distintivo “94”, il sito rupestre camuno compie ora quarant’anni dal suo riconoscimento.

Divenuto il primo sito italiano iscritto, per l’unicità del fenomeno e per l’importanza del contributo scientifico che lo studio delle incisioni ha apportato alla conoscenza della preistoria dell’Uomo, la storia di questi “pitoti” – l’acronimo che in Valle Camonica danno alle incisioni rupestri – ha avuto inizio in realtà molti anni prima, con precisione nel 1909, anno in cui sono state avvistate le prime incisioni nei massi di Cemmo.

Successivamente poi nel 1956 con l’intervento dell’archeologo Manuel Anati, considerato il precursore dell’intera ricerca, si è compresa la preziosità del patrimonio presente in Valle Camonica ed in questo modo ha avuto inizio lo studio delle incisioni rupestri. «In totale oggi ci sono otto parchi infrastrutturati – che si distinguono per tipo di incisione e contesto storico – ed un Museo Nazionale della Valle Camonica che è stato realizzato nel 2014 a Capo di Ponte – afferma il Presidente del Gruppo Istituzionale di Coordinamento del Sito Unesco 94 “Arte Rupestre di Valle Camonica”, Sergio Bonomelli – ad oggi l’intero Sito vanta la presenza di 104 rocce sull’intera superficie del parco che è di 143.935 mq».

Esempio di incisione rupestre

Infrastrutture, lavori per ottenere una maggiore mobilità per tutti i visitatori, il Museo Nazionale della Valle Camonica e molti altri sono stati gli interventi effettuati all’interno del Sito UNESCO per renderlo sempre più efficiente e a “misura di turista”, ma c’è ancora molto da fare, stando alle parole di Sergio Bonomelli. «Sono stati anni di alti e bassi – ha sottolineato il Presidente -. Il picco di notorietà internazionale del Sito si è verificato nel 1982, anno in cui a Milano, alla Triennale, è stata allestita una grande mostra sull’arte rupestre che ha catturato lo sguardo di molti visitatori e di conseguenza un’ondata maggiore di turisti anche al sito camuno».

Al periodo d’oro del Parco, la cui popolarità aveva portato a raggiungere cifre esorbitanti come 250mila visitatori, si è contrapposto un calo nel numero di turisti. In pentola però c’è già qualcosa che bolle e che si spera di riuscire ad ottenere nei successivi anni; intanto i responsabili sono già pronti a rimboccarsi le maniche per mettersi all’opera. Tra i vari scopi, incrementare l’attrattività del Parco delle Incisioni Rupestri e della stessa Valle Camonica è uno dei punti chiave da raggiungere.

«La criticità di cui si deve tenere conto è il fatto che il Sito è posto in diversi parchi che sono difficili da raggiungere dal punto di vista logistico, inoltre sono tutti gestiti da enti differenti e questo non giova al raggiungimento del nostro obiettivo di unità – descrive Sergio Bonomelli -. L’idea è quella di creare una sola fondazione che si occupi del nostro patrimonio, coinvolgendo imprenditori, il terzo settore, i cittadini e tutti coloro che con un contributo possono concretizzare la nostra iniziativa».

Un esempio di incisione rupestre

Attualmente i gestori dei parchi del Sito sono per alcuni Regione Lombardia, i vari Comuni, per altri invece la Comunità Montana di Valle Camonica ed il Ministero per i beni e le attività culturali. La frammentarietà di gestione comporta anche una frammentarietà di accesso: i parchi hanno infatti orari di apertura differenti tra di loro e diversi biglietti per l’entrata; tutti fattori che giocano a sfavore del turismo. «Un ulteriore sogno è quello di creare un biglietto unico (con la durata di più mesi) che dia la possibilità di visitare tutti i parchi, il museo ed anche altri musei camuni – conclude il presidente -. In questo modo invoglieremo i turisti a visitare il Sito e daremo l’idea che in Valle Camonica ci sia un sistema culturale organizzato».

Condividi su:

Continua a leggere

“Quattro passi con Laura”, in Val Seriana camminata per la ricerca
Antenna 2 Tg 23 10 2019