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Una rassegna a km zero per festeggiare dieci anni di teatro

Cinque spettacoli per festeggiare dieci anni. La compagnia teatrale Luna e Gnac, formata da Federica Molteni e Michele Eynard, celebra il suo anniversario tondo con una rassegna a km zero. Nel senso che gli spettacoli saranno tutti all’auditorium di Ranica, dove la compagnia ha la sua “casa”.

«Era il 2009 quando Luna e Gnac debuttò con la sua prima produzione ufficiale: “Il giorno prima dell’inizio del mondo” – racconta Michele Eynard -. Veramente ci conoscevamo già da più di un decennio, avevamo anche già lavorato insieme in altri spettacoli della compagnia Erbamil e ne avevamo perfino creato uno tutto nostro; ma la scelta del nome e la decisione di diventare un nucleo artistico autonomo nacque proprio nel 2009».

Un cammino importante, una storia di teatro e di amicizia, un percorso ricco di spettacoli, precisamente 15. Titoli apprezzati ed anche premiati. Da quelli dedicati all’infanzia come “Moztri!” a quelli che parlano della Storia con la “s” maiuscola come “Parole in trincea”. Ma anche passando per temi contemporanei come la mobilità sostenibile su due ruote in “Fiatone. Io e la bicicletta”. Così pure raccontando vicende di uomini e donne che hanno lasciato un segno come la vicenda sportiva e umana di un grande campione di ciclismo italiano: “Gino Bartali – Eroe Silenzioso”, spettacolo che ha girato tutta Italia, superando le 160 repliche, e che ha fatto tappa anche in Svizzera al prestigioso Festival internazionale di narrazione ad Arzo. Il prossimo 10 novembre sarà inoltre ospite dall’Istituto di Cultura Italiana di Vienna, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Vienna, in occasione della commemorazione della “Notte dei Cristalli”.

La compagnia ha pensato di festeggiare i suoi dieci anni insieme al pubblico attraverso una rassegna con alcuni dei suoi lavori più noti: “Moztri! Inno all’infanzia”, “Fiatone. Io e la bicicletta”, “Parole in trincea”. Ad arricchire la proposta ci sarà un debutto nazionale: “Un altro giro di pedale – Bartali e il dopoguerra”, un titolo che prosegue la storia del celebre ciclista toscano. Insieme a “Ginetaccio” si potrà conoscere l’Italia del dopoguerra, la ricostruzione, il voto alle donne, l’Italia repubblicana e la nascita della Costituzione ed anche la rivalità con Fausto Coppi. A completare la rassegna sarà “Affoga nel mio corpo, non nel mare”, uno spettacolo ospite firmato da due drammaturghe bergamasche che collaborano con la compagnia, ossia Silvia Briozzo e Carmen Pellegrinelli, quest’ultima anche regista di diversi titoli di Luna e Gnac.

Un totale di cinque appuntamenti, dal 1° novembre 2019 al 28 marzo 2020, in doppia replica alle 18,30 e alle 21,15, proposti all’auditorium comunale “Gritti” di Ranica. Chi assisterà alla seconda replica, sarà salutato con delle letture della buona notte dedicate alla luna. «A dieci anni di distanza – conclude Eynard – vogliamo offrire al nostro pubblico un’occasione per vedere o rivedere alcuni dei lavori nostri e di altri artisti che ci hanno affiancati e accompagnati in questo viaggio. Invitiamo gli spettatori a passare qualche serata con noi, per assistere ad uno spettacolo e condividere un pezzetto del cammino che da qui in poi prosegue».

Ingressi: biglietto intero 10 euro; biglietto ridotto 5 euro, fino a 25 anni e sopra i 65 anni e residenti a Ranica; apertura biglietteria dalle 18; prenotazioni e informazioni: distribuzione@lunaegnac.com

Il calendario:

Venerdì 1 novembre
Moztri! Inno all’infanzia.
Con Michele Eynard e Federica Molteni
Scenografie di Enzo Mologni
Regia di Carmen Pellegrinelli

La storia di Tobia: un bambino di poche parole, che ama stare solo e ama disegnare mostri. Ma anche la storia dei suoi genitori, Cinzia e Augusto, che si disperano per il fatto di avere un figlio così difficile. Tobia è un bambino che non riesce a concentrarsi, che fatica a prendersi delle responsabilità e che vive delle sue fantasie. Un bambino con un “punteggio basso”, secondo gli standard educativi della maestra Antonella. Ma Tobia è anche un bambino ricco di risorse che, attraverso i suoi disegni, ci apre le porte del suo mondo interiore e ci mostra la meraviglia del suo immaginario. Riuscirà Tobia a farsi capire dai grandi? Ci sono adulti che hanno voglia di ascoltare i sogni delle bambine e dei bambini? E come sarebbe il nostro mostro se Tobia ci mettesse una matita in mano?

Sabato 30 novembre
Affoga nel mio corpo, non nel mare
Con Silvia Briozzo
Drammaturgia di Silvia Briozzo e Carmen Pellegrinelli
Regia di Carmen Pellegrinelli

Lo spettacolo nasce dal desiderio di raccontare una storia autobiografica. Il desiderio di raccontare di una storia d’amore tra persone che appartengono senza mediazioni a culture diverse. Il desiderio di allargare la riflessione al tema del corpo. In questo monologo si incontrano Italia e Senegal. Cosa significa essere una donna italiana che sposa un uomo senegalese e cosa significa essere un uomo senegalese che sposa una donna italiana. I passaggi del testo raccontano il mondo intimo della relazione: la scoperta del corpo dell’altro, la gioia di fare l’amore in modo nuovo, l’intimità del calore nell’atto inaspettato di riconoscersi. Ma si sa, le vicende personali sono parte di una storia più grande: il tema della migrazione, le file in questura per il permesso di soggiorno, il rapporto con i bianchi. Emergono punti di contatto e differenze profonde. Emerge lo stupore della scoperta nell’incontro e la fatica quotidiana di capirsi. Emerge il desiderio di costruire un nuovo immaginario ma anche la paura profonda di non corrispondersi davvero.

Sabato 18 gennaio
Un altro giro di pedale – Bartali e il dopoguerra
Con Federica Molteni
Regia di Carmen Pellegrinelli

Con questo nuovo capitolo, Bartali prosegue il suo viaggio nell’Italia del dopoguerra. La ricostruzione, il voto alle donne, l’Italia repubblicana e la nascita della Costituzione. Temi importanti, che la bicicletta porta al cuore di tutti, mischiati al sudore delle salite, alle nuove vittorie, a quell’epico Tour de France del 1948 in cui Bartali rimontò 21 minuti dalla maglia gialla.

Sabato 29 Febbraio
Fiatone. Io e la bicicletta
Con Michele Eynard e Federica Molteni
Regia di Carmen Pellegrinelli

Italo è un normale automobilista urbano che per un incredibile scherzo del destino si ritrova preclusa da un giorno all’altro la possibilità di utilizzare l’automobile. Che fare? Spostarsi coi mezzi pubblici è un delirio. Ma in cantina è sepolta una vecchia bicicletta… Uno spettacolo comico che racconta il percorso di formazione di un ciclista urbano, uno che adotta la bicicletta come principale mezzo di trasporto, con qualsiasi tempo e su qualsiasi tragitto, per necessità e poi per scelta, sfidando un tracciato di viabilità pensato solo per il traffico automobilistico, e sfidando una cultura urbana in cui l’auto è data semplicemente per scontata. I due mondi opposti, quello dell’automobilista e quello del ciclista, vengono a collidere comicamente attraverso le tappe di questa esperienza di cambiamento. 

Sabato 28 marzo
Parole in trincea
Con Michele Eynard e Federica Molteni
Drammaturgia e Regia di Carmen Pellegrinelli

Una donna, una partigiana ricostruisce in un grande viaggio della memoria la storia della sua famiglia, sconvolta all’inizio del secolo dalla Prima Guerra Mondiale. I protagonisti di quotidiane storie di resistenza all’inizio del secolo tornano a noi, come in una piccola antologia di Spoon River. Il Bepo, l’Alessandro, la Sandra, l’Angelina, Natale, Tullio, Nimis, compongono il quadro corale di una vicenda familiare comune a tanti, in cui tutto fu sacrificato alla decisione interventista di pochi. Lo spettacolo trae spunto dalla ricerca presso l’archivio storico del Comune di Boltiere. Lettere, documenti, atti che ci aiutano a ricostruire il filo della grande storia attraverso la quotidianità delle vicende personali dei suoi protagonisti.

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