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Nel curriculum una laurea che non risulta, mozione di sfiducia ad Albino

Ad Albino la minoranza ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio comunale, Marco Bianchi, esponente della Lega. Secondo l’opposizione (Gruppi “Per Albino Progetto Civico” e “Ambiente e Beni Comuni”), Bianchi avrebbe dichiarato «nel proprio curriculum vitae, in occasione delle elezioni comunali dello scorso maggio, una laurea mai conseguita».

La legge prevede infatti che nei comuni come Albino i candidati alle elezioni amministrative debbano presentare il loro curriculum vitae. Già durante la seduta d’insediamento, il 12 giugno del 2019, quando Bianchi venne eletto presidente del Consiglio comunale, le minoranze avevano chiesto al segretario comunale di verificare la veridicità del curriculum vitae.

Bianchi – stando a quanto riportano le minoranze nella mozione – aveva riportato nel documento di aver conseguito una laurea in Scienze dell’Informazione al Politecnico di Milano. Ma, alle richieste presentate sia dal Comune di Albino sia dalle minoranze, lo stesso Politecnico ha risposto che «non risulta alcuna laurea rilasciata a nome Marco Bianchi», scrivono i consiglieri di minoranza. 

Marco Bianchi durante un intervento in Consiglio comunale

Nel frattempo, dopo una richiesta di chiarimenti inviata via mail dai gruppi di opposizione, Bianchi risponde con un curriculum modificato rispetto a quello presentato alle elezioni. Da questo secondo documento risulta aver conseguito il titolo di laurea in «Scienze dell’informazione all’Università di Milano». Nella mozione i consiglieri di minoranza scrivono che a dicembre Bianchi, dopo una riunione della commissione economia, avrebbe presentato un certificato per attestare il titolo di studio conseguito alla Statale di Milano.

Comune e minoranze, a questo punto, inoltrano richieste alla Statale affinché confermi il conseguimento della laurea. Le risposte arrivano a gennaio. Dicono entrambe la stessa cosa: Marco Bianchi «non risulta laureato in nessun corso di laurea del nostro ateneo».

Le minoranze sottolineano che, a loro avviso, il comportamento del presidente del Consiglio comunale «sia in netto contrasto con lo spirito di trasparenza e di correttezza verso i cittadini che dovrebbe caratterizzare una figura istituzionale di questo livello». Per questo con la mozione (qui il testo), che dovrà essere votata dal Consiglio comunale, chiedono la revoca dell’incarico a Bianchi.

Abbiamo contattato Marco Bianchi per avere la sua versione dei fatti. «La mia risposta è in mano ai miei avvocati – osserva -. In attesa che si chiariscano le cose darò le dimissioni con riserva da presidente del consiglio».

Il sindaco di Albino Fabio Terzi commenta: «Sono amareggiato e dispiaciuto, detto questo è evidente che si tratta di una questione che riguarda una singola persona. Non viene certo meno il rapporto di alleanza con la Lega che esiste da tanti anni».

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