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«Basta Dpcm da interpretare: chiudere tutto e rinviare le scadenze fiscali»

Anche sindaci di piccoli comuni si stanno unendo all’appello del presidente della Regione Attilio Fontana e dei primi cittadini dei capoluoghi lombardi. L’invito è sintetizzato nella frase “Chiudere tutto adesso (tranne i servizi essenziali) per ripartire il prima possibile”.

A questo proposito, il primo cittadino di Castione della Presolana Angelo Migliorati ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al presidente della Regione, ai parlamentari e ai consiglieri regionali eletti in Provincia di Bergamo.

Questo il testo: «L’emergenza sanitaria del Coronavirus sta mettendo a dura prova le nostre Istituzioni e la tenuta del nostro Sistema Sanitario. Penso sia ora di smetterla con DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ndr) che hanno sempre bisogno di FAQ (Frequently Asked Questions ovvero domande ricorrenti, ndr) interpretative e risultano tuttavia oscuri e di dubbia interpretazione. Chiudiamo tutto e poi ripartiamo. Ma urge un DPCM che sposti tutte le scadenze fiscale, tutti gli adempimenti di qualsiasi genere, che rinvii il pagamento delle bollette, il pagamento delle rate dei mutui. Un DPCM di buon senso che permetta alla gente di vivere!».

La lettera del sindaco di Castione è stata condivisa anche dalla prima cittadina di Valbondione Romina Riccardi.

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