Il coronavirus si è portato via anche Ivo Cilesi, psicopedagogista e terapeuta specializzato nella lotta all’Alzheimer. Aveva 61 anni. Originario di Genova, viveva da una ventina d’anni a Cene.
È morto l’altra notte all’ospedale maggiore di Parma, dove era stato trasferito venerdì pomeriggio dall’ospedale di Fidenza. Qui era stato sottoposto al tampone del Coronavirus, risultando positivo. Aveva avuto bisogno del ricovero per una crisi respiratoria. Le sue condizioni sono peggiorate rapidamente, nel giro di pochi giorni, fino al decesso.
Il dottor Cilesi, lo ricorda l’associazione italiana di psicogeriatria, era protagonista indiscusso della diffusione delle cosiddette terapie non farmacologiche nella cura dell’Alzheimer. Era presidente dell’Innovative Elder Research di San Paolo d’Argon, responsabile del servizio terapie non farmacologiche e riabilitazione cognitiva presso il Centro d’eccellenza Alzheimer della Fondazione europea ricerca biomedica di Gazzaniga e presso l’area Alzheimer della Fondazione Santa Maria Ausiliatrice di Bergamo.
Era stato l’ideatore del treno terapeutico e della terapia della bambola per i pazienti in cura al centro di Gazzaniga. Collaborava con molte realtà, anche all’estero. La sua scomparsa ha destato profondo cordoglio. In tanti lo ricordano per le grandi doti umane e professionali, oltre che per la vicinanza ai malati di Alzheimer.