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Aprire gli asili nido? «Mettiamo al centro i bambini»

Tante incognite pesano sul futuro degli asili nido privati, supporto fondamentale per tante famiglie. Il blocco anti coronavirus ha messo in grossa difficoltà queste strutture. Un’eventuale riapertura non sembra così facile da attuare.

A Clusone dal 2012 esiste “L’isola che non c’è”, un servizio che negli anni ha ospitato circa 150 bambini e dà lavoro a una decina di persone, tra educatrici e vari professionisti che ruotano al suo interno. «Per gli asili nido il lockdown è iniziato il 23 febbraio – spiega la coordinatrice, Milena Pezzoli -. Si è creata una grande difficoltà per le famiglie e i bambini, oltre ai problemi per i nostri lavoratori, a casa in cassa integrazione. Molte famiglie hanno in seguito chiesto di poter sospendere il pagamento delle rette e questo ha creato un grande problema perché rimangono tutte le spese di gestione. Consideriamo poi che finora non è stato previsto alcun genere di aiuto nei vari decreti».

Nelle ultime settimane sono state avanzate ipotesi su una possibile riapertura. Milena Pezzoli commenta: «Davvero vogliamo ancora una volta mettere al primo posto le esigenze degli adulti? So che i genitori ne hanno bisogno, ma sono anche sicura che sono d’accordo con me nel dire che è necessario mettere al centro i bambini. Credo non sia un problema aspettare un mese in più, ma avere più certezze».

Guarda l’intervista completa:

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