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Caselli: “Saldi rinviati al 1° agosto, scelta giusta”

Saldi Shopping immagine repertorio negozio

Marzo e aprile sono stati due mesi neri per i commercianti, che sono stati costretti a chiudere a causa dell’emergenza coronavirus. Chi non ha potuto contare su vendite on-line ed e-commerce, di fatto, durante il lockdown ha visto le proprie entrate azzerarsi, mentre le spese per affitto, bollette e incombenze varie in molti casi sono rimaste le stesse. La Conferenza delle Regioni ha deliberato di posticipare i saldi estivi 2020 al 1° di agosto, ora si attende che tutte le Regioni diano attuazione alla decisione.

Si tratta di una scelta ragionevole e auspicata da molti commercianti del settore che, vivendo una situazione drammatica con magazzini stipati e senza liquidità, sperano di non dover svendere subito la merce rimasta nel negozio potendo contare su margini maggiori” sottolinea Filippo Caselli, direttore di Confesercenti Bergamo.

Certo l’efficacia di una norma si misura sulla capacità degli enti preposti ai controlli di farla rispettare – continua Caselli – e questo è un tempo difficile per tutte le imprese che si trovano a fare i conti non solo con il coronavirus, ma anche con un mercato fortemente differenziato tra fisico e web, dove vigono regole diverse, o meglio, dove non ci sono regole: questo è un grande problema”. L’auspicio è che in questo difficile momento si riconosca il valore che le aziende portano sul mercato, anche al fine di garantire la filiera e il lavoro delle persone. “Sia questo il tempo per ridefinire, aldilà dall’emergenza, le logiche dei saldi del sistema moda – conclude Caselli – differenziandolo nettamente ad esempio da quello dell’elettronica. E’ auspicabile un tavolo di confronto con Regione Lombardia per ripensare il valore del nostro settore moda”.

 

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