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Covid-19 e le difficoltà del settore delle scuole guida

Con l’emergenza Coronavirus, un settore che si è trovato da subito in difficoltà è quello delle scuole guida. Le autoscuole in Italia sono circa 7000 per 5.500 partite Iva e 40.000 operatori. Mercoledì si è tenuto un incontro con le 3 associazioni rappresentative e il Vice Ministro dei Trasporti. Il settore negli ultimi anni stava attraversando un periodo non semplice nel nostro territorio anche a causa della carenza del personale presso la Motorizzazione di Bergamo.

«Di fatto il nostro codice Ateco ci consente di restare aperti – afferma Giovanni Capitanio, titolare di scuole guida a Clusone e a Vertova – ma non abbiamo le funzionalità che ci consentono di lavorare: la Motorizzazione è stata chiusa, non ci hanno dato la possibilità di fare lezioni di teorie e guida e nemmeno esami con i funzionari della Motorizzazione. Sono state sospese anche le visite di rinnovo della patente e tutti i servizi che ci consentivano di fatto di stare aperti mantenendo in essere le attività».  

«Prima di tutto ci preoccupiamo dei nostri allievi – continua Capitanio -. La scadenza dei fogli rosa in essere è stata prorogata, lo stesso quella delle patenti di guida (31 agosto). Il Ministero ha posto in atto subito o almeno in tempi brevi misure per permettere alla gente di stare tranquilla e posticipare le scadenze. Quello che manca è la certezza del rientro: in questa fase non abbiamo ancora una data certa. Non sappiamo cosa dire ai nostri dipendenti e non sappiamo ancora come comportarci nei nostri locali per quanto concerne sanificazioni, protezioni individuali etc…».

 

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