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Bandiera verde di Legambiente alla “Filiera del pane della Bergamasca”

Per la capacità di costruire inclusione e collaborazione tra diverse realtà delle valli bergamasche, presidiando e valorizzando nel contempo il territorio e il lavoro dei suoi abitanti, contrastando l’abbandono, con un progetto di filiera corta lungimirante e resiliente”: questa la motivazione per il conferimento della bandiera verde di Legambiente alla “Filiera del pane della Bergamasca”. 

L’idea del progetto “Filiera del pane della Bergamasca” è nata circa quattro anni fa dalla convinzione che dare all’economia una direzione sostenibile rappresenti una grande sfida di civiltà e di cultura: adottando pratiche consapevoli che promuovano la salute delle persone e del territorio nello spirito di cooperazione e mutualismo, nel rispetto reciproco, nella ricerca del bene comune, nella costruzione di comunità aperte. Il progetto inoltre valorizza le produzioni cerealicole biologiche delle Valli bergamasche, dove il metodo dell’agricoltura biologica rappresenta di per sé un’innovazione di processo e di prodotto. Tutto questo, sviluppato in una logica di filiera, permette di: migliorare la competitività del sistema agricolo produttivo, con conseguente ricaduta positiva sull’economia locale; valorizzare e tutelare il territorio e produrre beni primari di alta qualità economicamente accessibili e fruibili da un ampio bacino di persone. Puntando a stabilire una relazione diretta fra le parti. 

Gli attori attualmente coinvolti nella Filiera del pane sono: 

  • AZIENDA AGRICOLA DELBONO MARCO PRAT DI BUS; 
  • AZIENDA AGRICOLA DELTA NOVA; 
  • ANTICO MULINO GIUDICI PIETRO; 
  • IL SOLE E LA TERRA SOC. COOP. PRODOTTI BIO SRL: 
  • Alcuni Gruppi di Acquisto Solidale di RETE GAS BERGAMO; 
  • ASSOCIAZIONE MERCATO&CITTADINANZA. 

La Filiera bergamasca del pane si sta ampliando prevedendo l’ingresso di un altro produttore (Azienda Agricola Messa Andrea) e di un gruppo di giovani che si occuperanno di animazione e informazione-educazione (i ragazzi di “Coltivare comunità”). I soggetti promotori lavorano insieme per proporre il potenziamento, lo sviluppo, il miglioramento e l’ottimizzazione dell’intera filiera dal seme al cereale giungendo al pane.  

Le ricadute a medio termine di questo progetto sono: 

  • La creazione di una filiera corta di produzione e acquisto di frumento, farina e pane, offrendo al produttore nuove opportunità di vendita e rendendo direttamente percepibile la qualità dei prodotti 
  • La sperimentazione di un rapporto commerciale improntato alla correttezza ed alla trasparenza (prezzo sorgente) da parte degli operatori coinvolti; 
  • Coinvolgimento e sensibilizzazione delle popolazioni locali ai temi del consumo responsabile e del rispetto del territorio; 
  • Consapevolezza che il potenziamento, il miglioramento e l’ottimizzazione delle lavorazioni agricole e artigianali comportano la valorizzazione e la preservazione della biodiversità dei territori agricoli e boschivi delle Valli e un miglioramento del prodotto finale in termini qualitativi e quantitativi; 
  • La creazione di un’economia in grado di soddisfare non solo le esigenze di sviluppo economico ma anche quelle dei bisogni di qualità e trasparenza delle persone e delle comunità; 

Le ricadute a lungo termine con l’aggregazione di soggetti operanti nel campo dell’Economia Sociale e Solidale (aziende agricole, trasformative, gruppi di acquisto solidale, comunità educanti) permettono una maggior efficienza organizzativa e della capacità di allargare la propria sfera di mercato. Sul territorio inoltre si possono constatare le implicazioni benefiche apportate da una agricoltura sostenibile e rispettosa dei contesti naturali, grazie alla massima attenzione per la cura e la manutenzione dei prati, delle mulattiere, dei terreni di pertinenza dei soggetti coinvolti. 

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