Gli ambulanti hanno scritto una lettera aperta ai sindaci dei comuni della provincia di Bergamo, che è stata inviata questa mattina, per portare alla loro attenzione le difficoltà vissute dagli operatori che svolgono fiere e sagre, fermi dal 23 febbraio. Nella lettera non manca un ringraziamento ai primi cittadini bergamaschi per la gestione in sicurezza dei mercati all’aperto, dalla loro prima apertura parziale il 29 aprile alla ripresa a regime il 18 maggio.
Il presidente Fiva Bergamo, Giovanni Mauro Dolci, nel testo della lettera, a sua firma, sottolinea: “Malgrado siano arrivati i permessi per la ripartenza da parte del governo e della Regione Lombardia, i quali hanno già previsto misure anticontagio da adottare per lo svolgimento di queste attività, gli operatori commerciali che svolgono fiere e sagre sono fermi da 143 giorni. Nel corso di questi mesi sono state cancellate e non sono state più ripristinate: sagre patronali, notti bianche, street food, fiere a tema… eventi che appartengono al territorio, perché si rinnovano periodicamente e sanciscono un legame tra tradizione, folclore locale e spirito di appartenenza”.
Lo stop delle manifestazioni sta mettendo a dura prova gli operatori: “È necessario aggiungere ed evidenziare che ci sono centinaia di famiglie nella nostra provincia che vivono solo di questo lavoro e non possono permettersi di proseguire questa sospensione delle attività per altre settimane, la lunga chiusura delle loro attività ha già fortemente messo alla prova la loro situazione economica. Riteniamo che adottando le misure per la prevenzione dal rischio di contagio previste dalla Regione Lombardia, si possano far ripartire le manifestazioni fieristiche in calendario senza nessun rischio”.
La gestione della ripartenza è stata affrontata con grande responsabilità, ora ci sono le condizioni per riprendere le attività fieristiche, ribadisce nella lettera il presidente Dolci: “Si sono previsti protocolli di sicurezza per qualsiasi professione, sono state messe gratuitamente a disposizione intere piazze per consentire lo svolgimento all’aperto di alcune attività, non è mai mancata la disponibilità a garantire la riapertura delle imprese, per questo ci appelliamo alla sensibilità e al buon senso che vi ha sempre contraddistinto, affinché si possa far ripartire al più presto fiere e sagre nei nostri paesi”. La lettera si chiude con l’impegno dell’associazione per lavorare a fianco dei comuni per trovare una soluzione: “Io e i miei collaboratori della Fiva Bergamo, ci rendiamo disponibili da subito per collaborare e garantire al più presto la riapertura in sicurezza delle manifestazioni fieristiche”.