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“5 in condotta”, nel ventre della montagna un nuovo passaggio

Le aspettative sono molte: come spesso accade agli esploratori del sottosuolo quando trovano un nuovo passaggio. Ma un inedito cunicolo indagato dagli speleologi all’interno della grotta “5 in condotta”, fa ben sperare.

Lo scorso fine settimana i componenti del Gruppo Speleologico Valseriana Talpe hanno addirittura stappato una bottiglia dopo la scoperta (uno spumante secco). Secco come il Monte in cui si trova la “5 in condotta”, scoperta nel 2012.

«L’accesso della “5 in condotta”, a quota 1680, non è semplice da raggiungere – spiega Giovanni Merisio del Gruppo Speleologico Valseriana Talpe -: la grotta si apre tra il Passo di Valmora e il Passo del Re (Valcanale) e per arrivarci è necessario salire con le corde lungo un versante roccioso».

Nel ventre della montagna, dal 2012 a oggi sono stati mappati sei chilometri. L’attività ha riscosso un certo interesse soprattutto per via della presenza dell’oro blu (siamo a monte della sorgente Nossana).

«Dopo un paio anno di sforzi ad allargare una parte stretta della galleria – spiega Devis Magri del Gruppo Speleologico Valseriana Talpe – siamo sbucati su una serie di verticali. Abbiamo trovato sia acqua, sia una forte corrente d’aria. Dai nostri indizi pensiamo possa esserci un altro ingresso in superficie ancora da esplorare».

Questa sera nella seconda e terza parte di Decoder, dopo l’intervista al candidato sindaco di Colere Gabriele Bettineschi, ci occuperemo di questa recente scoperta con Devis Magri e Giovanni Merisio del Gruppo Speleologico Valseriana Talpe. Decoder ha inizio alle ore 20.30 (canale 88 di Antenna2). 

Durante la trasmissione sarà mostrato il trailer del film presentato durante l’ultima edizione di Orobie Film Festival realizzato in collaborazione con Uniacque, “Le forme del tempo – L’esplorazione della grotta 5 in Condotta” (un film di Giorgio Tomasi) e saranno condivise alcune immagini realizzate durante la scoperta.

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