Notizie

Ubi Banca Intesa San Paolo, accordo per uscite volontarie e nuove assunzioni

Sono 2836 i lavoratori lombardi del gruppo Intesa – Ubi che matureranno, entro il 31 dicembre 2026, i requisiti per accedere alle uscite volontarie previste dall’accordo tra istituto bancario e sindacati firmato ieri notte. Ogni due uscite, sarà effettuata una nuova assunzione.

«Se pensiamo ai lavoratori più giovani della nostra provincia, in un quadro di mercato del lavoro particolarmente colpito dai mesi dell’epidemia, questo accordo assume anche un altissimo valore sociale. L’accordo assicura volontarietà per le uscite e solidarietà intergenerazionale. Persegue inoltre la salvaguardia occupazionale anche per i dirigenti e una maggiore sostenibilità dei carichi di lavoro, grazie alle 2500 assunzioni previste», sottolinea Giovanni Salvoldi, segretario generale di First Cisl Bergamo, la categoria dei bancari.

«È un buon accordo che dà l’avvio alla fase di integrazione di Ubi in Intesa Sanpaolo e che sancisce il principio della volontarietà delle uscite per pensionamento o prepensionamento. Bene soprattutto per le 2.500 assunzioni concordate a fronte di 5.000 uscite previste – così invece Pierangelo Casanova, segretario generale della Fisac Cgil di Bergamo e coordinatore nazionale della Cgil per Ubi -. Nel confronto che abbiamo svolto è stato stabilito che i nuovi ingressi dovranno servire a supportare chi resta sul posto di lavoro in particolare nelle filiali sempre più in affanno. Come già dichiarato dall’amministratore delegato di Intesa, buona parte delle assunzioni sarà  effettuata a Bergamo che, presumibilmente, sarà particolarmente interessata dalla cessione di sportelli a Bper, come previsto dall’Antitrust».

Le 5.000 uscite volontarie sono previste entro il 31 dicembre 2023 nell’attuale perimetro del Gruppo Intesa Sanpaolo e Ubi. L’accordo prevede che l’assunzione di 2.500 persone avverrà a tempo indeterminato anche attraverso la stabilizzazione di lavoratori a tempo determinato, valutando inoltre l’inserimento dei lavoratori del settore collocati nel Fondo Emergenziale.

Nel caso di adesioni superiori alle 5.000 uscite previste, verrà redatta una graduatoria unica sulla base della data di maturazione del diritto a pensione con priorità:

– al personale che aveva già aderito agli accordi stipulati nei due Gruppi ed escluso dalle precedenti graduatorie e che si avvale in questa nuova adesione del medesimo requisito pensionistico;

– ai titolari della L. 104 in situazione di gravità per sé:

– al personale disabile con invalidità non inferiore al 67%.

L’accordo stabilisce, per il personale che ha maturato o maturerà il “diritto” alla pensione (compreso Quota 100 e Opzione donna) entro il 31 dicembre 2021, la possibilità di adesione volontaria al pensionamento entro il 9 novembre 2020, con uscita al 31 dicembre 2020 per chi ha già maturato la finestra pensionistica o all’ultimo giorno del mese antecedente alla maturazione della stessa.

Per i lavoratori che, invece, matureranno il “diritto” alla pensione tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022, c’è la possibilità di adesione entro il 9 novembre 2020 alla pensione anticipata o di vecchiaia, con incentivo e premio di tempestività, o in alternativa al Fondo di Solidarietà.

Per chi maturerà il “diritto” alla pensione tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2026, ci sarà invece la possibilità di adesione al Fondo di Solidarietà (sempre entro il 9 novembre 2020). La data di uscita è prevista al 31 dicembre 2023 con possibili anticipi in base alle esigenze organizzative aziendali. Durante il periodo di permanenza nel Fondo di Solidarietà verranno garantite: copertura sanitaria del personale in servizio, condizioni creditizie e agevolate, erogazione dell’assegno per familiari con handicap, assunzione del coniuge/figlio in caso di premorienza.

«Siamo soddisfatti – commentano Caterina Dotto e Giuseppe Cassella, segretari di gruppo di First Cisl in Intesa Sanpaolo e in Ubi – perché abbiamo dato certezza di diritti alle 1.197 domande in sospeso (925 Isp e 272 Ubi), eccedenti rispetto alle uscite all’epoca preventivate dalle due banche. Le domande dovranno essere ripresentate, alle condizioni del nuovo accordo, che riguarda l’intero perimetro del Gruppo Intesa Sanpaolo, ma avranno priorità. Le 5000 uscite previste – concludono – saranno scadenzate con l’accesso sia a pensione diretta, incluse Quota 100 e Opzione Donna, sia al fondo esuberi di settore».

Condividi su:
Categorie: Notizie

Continua a leggere

Il Ministro Manfredi a Bergamo per la consegna dei diplomi di laurea
“Racconti di ieri”: 10 anni alla scoperta del patrimonio storico-artistico