C’è la natura dietro le opere di Paolo De Stefani, in mostra da ieri (sabato 10 ottobre) a Clusone. Forme geometriche nette, colorate, che però – come ci ha rivelato lo stesso artista – nascono da disegni di paesaggi d’alta quota.
«Non ho mai cercato di rappresentare la natura fedelmente. Sarebbe un tentativo inutile, un’illusione. Ho sempre cercato di rappresentarne l’aspetto meno evidente, più nascosto, più intimo. Insomma, il non visibile. È questo che m’interessa – spiega De Stefani nel video che trovate nell’articolo -. Mi capita spesso di realizzare dal vero degli schizzi veloci, con un tratto deciso, sintetico. Rappresentano solitamente un paesaggio d’alta quota. O meglio, spaccati di pareti granitiche».
Ma cosa c’è di quegli schizzi nelle opere esposte a Clusone? «Apparentemente nulla – risponde De Stefani -. Eppure queste forme da quegli schizzi derivano. Parto dall’osservazione della natura per rappresentarla attraverso forme e simboli geometrici».
La mostra, dal titolo “In-forme armoniche”, è allestita negli spazi di Franca Pezzoli arte contemporanea in via Mazzini. «Sono esposti 24 lavori dell’ultimo periodo. C’è solamente un’opera in metallo. Il materiale principe è la carta», aggiunge l’artista.
Paolo De Stefani è nato nel 1969 a Chiavenna (Sondrio), dove vive e lavora. Alla sua prima personale nel 1997, ne sono seguite molte altre, soprattutto nel nord Italia. «Non è la prima mostra che Paolo De Stefani presenta a Clusone. Ogni volta ci stupisce per il suo approfondimento: va sempre avanti, in costante ricerca», sottolinea Franca Pezzoli.
La mostra si potrà visitare fino al 10 novembre negli orari d’apertura di Franca Pezzoli Arte contemporanea: dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30; chiuso il martedì e il mercoledì.
