Dall’Agenzia di tutela della salute (Ats) di Bergamo arrivano importanti precisazioni sulle classi di popolazione per cui è previsto il vaccino antinfluenzale gratuito, sull’ordine di effettuazione e in merito a quale componente del servizio sanitario territoriale è necessario rivolgersi. Sono aspetti emersi dalle riunioni dell’Ats con i responsabili dei Presidi socio sanitari territoriali (Presst) e dai contenuti dell’Accordo integrativo aziendale firmato con le sigle dei sindacati dei medici di medicina generale che identificano le categorie di soggetti aventi diritto alla vaccinazione gratuita e le sedi di afferenza degli stessi.
In particolare nella riunione con i Presst sono state indicate queste priorità:
1. pazienti appartenenti alle categorie a rischio (vedi elenco “Persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza” di cui alla Circolare Ministeriale);
2. pazienti over 65 anni (tra cui gli ospiti di Rsa);
3. operatori sanitari;
4. bambini dai 6 mesi ai 6 anni;
5. pazienti della classe di età 60-64 anni;
6. altre categorie previste dalla circolare ministeriale
Nell’Accordo Integrativo Aziendale siglato con i sindacati dei medici di medicina generale è indicato che i medici di assistenza primaria potranno vaccinare con il vaccino anti-influenzale, secondo questa lista di priorità:
- gli assistiti di età maggiore o uguale ai 65 anni, cioè nati nell’anno 1955 e precedenti;
- gli assistiti in Assistenza domiciliare integrate e Assistenza domiciliare programmata anche di età inferiore a 65 anni;
- i soggetti allettati e/o disabili, rientranti nelle categorie definite a rischio, con impossibilità a raggiungere le sedi ambulatoriali individuate per la vaccinazione;
- gli assistiti di età inferiore a 65 anni affetti da patologie croniche e/o da malattie rare comprovate da relativa esenzione di patologia cronica/rara;
- gli assistiti di età 60-64 anni, se e come previsto dalle indicazioni regionali.
Pertanto è chiaro che la popolazione affetta da patologia cronica può rivolgersi indifferentemente sia al Presst sia al proprio medico. Per quanto riguarda la popolazione 60-64 anni, si offrirà la vaccinazione con priorità 5, quindi in coda alle altre categorie. Per la popolazione 2-5 anni si offrirà il vaccino spray che verrà somministrato dai pediatri di famiglia che si sono resi disponibili a questo servizio. Tutte le altre categorie di bambini dovranno rivolgersi ai Presst.
«E’ importante in questa fase, in cui si sommano la campagna vaccinale e la situazione critica che sta investendo la Lombardia e le altre regioni, che i cittadini aiutino il lavoro degli operatori sanitari, medici di medicina generale e ospedali, attendendosi alle priorità indicate – precisa il direttore sanitario di Ats Bergamo, Carlo Alberto Tersalvi –. Tutto il sistema sanitario regionale è impegnato a far fronte all’attuale situazione, soprattutto a garantire che tutte le categorie a rischio possano ricevere gratuitamente l’offerta di vaccinazione».