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Ambiente a Rogno, rilancio per due siti con l’associazione “Questa nostra terra”

L’amministrazione comunale di Rogno questa mattina ha sottoscritto con un’associazione del territorio una convenzione per la gestione di una cascina (terreni limitrofi compresi) e del Centro di Educazione Ambientale Residenziale di Monti di Rogno (CEAR).

Negli anni scorsi il Comune alle porte della Valcamonica ha acquisito baita e terreni adiacenti in località Mandrina, a circa 750 metri di altitudine, sull’antica strada di collegamento delle frazione Monti e San Vigilio, a poche decine di metri dalla chiesetta della Madonna.

L’immobile e i terrazzamenti circostanti sono stati oggetto di un importante intervento di ristrutturazione, investimenti resi possibili dall’apporto di capitali privati sulla base di convenzioni.

Nel frattempo il CEAR è tornato nelle disponibilità dell’amministrazione comunale, era stato in precedenza in comodato d’uso alla Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi.

Ora i due “avamposti” in montagna del Comune hanno un nuovo futuro grazie alla convenzione sottoscritta questa mattina con l’associazione “Questa nostra terra”.

 

“Tra i punti cardine, della concessione, – si legge nel documento che illustra l’accordo – ci sono la promozione di un modello di accoglienza e di sviluppo turistico sostenibile affinché le strutture e i beni affidati in concessione divengano un polo di riferimento per quanti sono attratti dalle risorse paesaggistiche, ambientali e culturali del territorio e allo stesso tempo valorizzare le qualità del luogo; il favorire ed incentivare la frequentazione del territorio da parte di gruppi organizzati a vario livello (scuole, scout, centri estivi, gruppi giovanili, ecc.) anche con iniziative a tema, quali, ad esempio, i laboratori didattici. Il Comune, inoltre si riserverà la disponibilità gratuita delle strutture concesse in gestione, per un numero massimo di 10 giornate annue per ciascuna struttura, per lo svolgimento di manifestazioni anche non organizzate direttamente, ma comunque patrocinate dall’Amministrazione Comunale”.   

Cristian Molinari sindaco di Rogno

«È un progetto che parte da lontano – spiega il sindaco Cristian Molinari -. Si tratta di una cascina che il Comune ha acquisito ormai 6-7 anni fa ed è stata oggetto di un intervento di ristrutturazione importante, grazie a fondi Bim e Cariplo e solo per il 20% comunali. Anche i terrazzamenti intorno sono stati oggetto di opere di riqualificazione. Il progetto con l’associazione “Questa nostra terra” doveva partire già qualche mese fa, ma abbiamo subito un inevitabile rallentamento a causa del Covid-19. “Questa nostra terra” ha un progetto di promozione ambientale e turistica importante. E’ l’occasione per invitare i cittadini che hanno a cuore la nostra montagna di collaborare con questa realtà. I prossimi anni saranno importanti per fare nascere progetti di educazione ambientale».

Luigi Fantoni presidente associazione “Questa nostra terra”«Il progetto che prende forma oggi – afferma Luigi Fantoni, presidente dell’associazione “Questa nostra terra” – è partito molto tempo fa. Si tratta di un’iniziativa che sposa perfettamente il pensiero dell’associazione, nata nel 2007 e con un obiettivo ben preciso: il nostro territorio. “Questa nostra terra” ha attenzione al territorio in tutti i sensi con il coinvolgimento di professionalità e capacità della nostra zona che sono a disposizione dal punto di vista didattico per quanto riguarda ragazzi e bambini. Daremo modo loro di capire dove vivono, come vivono e cosa è successo negli anni. Questo è un progetto importante che è andato a buon fine grazie all’impegno dell’amministrazione del Comune di Rogno. I ringraziamenti che mi sento di fare non sono formali, ma veramente sentiti. In primis al Sindaco e a tutti gli amministratori in quanto hanno dimostrato una sensibilità rara. Rivolgo un invito a tutti i miei compaesani e, anche alle altre amministrazioni, in modo che inizino ad avere la giusta sensibilità: i territori di montagna  sono davvero una fonte incredibile per quanto riguarda la crescita delle persone».

La durata della concessione è di 4 anni. Canone: 2.000 euro annui per il fabbricato posto in località “Mandrina” e le aree agricole pertinenziali. Per il CEAR 2.000 euro annui per i primo biennio, 4.000 annui per il successivo.  

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