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Paolo Franco: “Impugniamo il DPCM per tutelare i nostri cittadini”

Oggi il consigliere regionale di Cambiamo! Paolo Franco, in relazione all’istituzione dell’area rossa su tutto il territorio regionale lombardo ha diretto un appello a tutti i colleghi consiglieri bergamaschi di maggioranza affinché sottoscrivano l’impugnazione del DPCM.

 

Ecco a seguire il testo e l’intervista.

Alla cortese attenzione
Roberto Anelli | Capogruppo “Lega” Consiglio Regionale
Giovanni Malanchini | Consigliere Regionale
Alex Galizzi | Consigliere Regionale
Monica Mazzoleni | Consigliere Regionale
Barbara Mazzali | Consigliere Regionale

mi rivolgo a Voi, certo di incontrare il Vostro favore circa la proposta
contenuta in queste poche righe. Vi conosco personalmente e so bene la
passione e la professionalità con le quali affrontate il ruolo di Consiglieri della
Regione Lombardia, specie in questo momento di difficoltà palese in cui v’è una
profonda necessità di unire le forze per la realizzazione del “bene comune”. E so
bene che anche Voi, come me, ricevete quotidianamente centinaia di richieste,
da parte di nostri concittadini, in cui viene domandata la possibilità di reagire a
questa situazione di profonda difficoltà, tramite l’ideazione di provvedimenti
concreti a servizio dei nostri territori.

Proprio in virtù di ciò, ritengo non sia il tempo di dividersi in tifoserie, bensì
penso sia il momento di unire le forze per agire insieme. Ed allora, lette le ultime
disposizioni inerenti una pesante limitazione delle singole libertà dei nostri
concittadini decise dal Governo italiano, annunciate a tarda sera e senza
possibilità di contraddittorio, adottate sulla base di dati epidemiologici che il
nostro Presidente Fontana dice in ogni dove e in qualsiasi lingua essere desueti,
ritengo opportuno far valere il nostro ruolo di Consiglieri, agendo – insieme – nelle
sedi opportune, per contestare la legittimità del contenuto delle disposizioni stesse.
Sono certo che il Presidente Fontana, quando lamenta l’attualità dei dati
usati per emanare questo DPCM lo faccia con scienza e coscienza, avendo a
disposizione dati diversi rispetto a quelli del Governo; ed allora non ci si può tirare
indietro! Bisogna reagire a questa inaccettabile limitazione. Prima ancora che
consiglieri, siamo lombardi che si vedono fortemente penalizzati da disposizioni
limitanti della libertà di ciascuno di noi, adottate senza alcuna consapevolezza
della diversità di situazioni sanitarie tra i territori che compongono la nostra
Regione.
Bene fa il nostro Governatore a far valere la voce di ciascun cittadino
lombardo in ogni dove, ma evidentemente non è sufficiente. Proprio per questo,
ritengo opportuno muoverci in prima persona, agendo con ogni mezzo a nostra
disposizione ed in ogni sede competente per chiedere di far cessare, quanto
prima, gli effetti devastanti di queste ultime misure restrittive, in qualità di lombardi
ancor prima di Consiglieri della Regione Lombardia. Bisogna agire, e bisogna farlo
in fretta.
In attesa di un Vostro gentile riscontro alla presente, Vi saluto cordialmente

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