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Prime somministrazioni del vaccino anti-Covid a Bergamo e ad Alzano Lombardo

È il Professor Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, la prima persona a cui oggi pomeriggio ad Alzano Lombardo è stato somministrato il vaccino del Covid-19.

Il Vaccination Day nella Bergamasca, oltre all’ospedale Papa Giovanni XXIII, ha interessato anche un altro dei principali teatri della prima ondata del Covid-19 in terra orobica, il Pesenti Fenaroli in Val Seriana. In entrambi i nosocomi le prime dosi sono state somministrate a personale sanitario e del mondo della ricerca.

“Questa – ha commentato Remuzzi dopo la vaccinazione – è veramente una cosa incredibile. I motivi sono diversi. Per prima cosa per il fatto che si sia preparato un vaccino completamente nuovo, mai fatto prima. Che tutta l’Europa si sia messa insieme è un’altra cosa straordinaria. Altrettanto che tutti i ricercatori del mondo abbiano collaborato in questo modo. In pochissimo tempo è stato preparato qualcosa veramente rivoluzionario. Non abbiamo più bisogno di sistemi complessi o di virus di interesse. Si usa un pezzettino di Rna messaggero che forma quella proteina contro cui si vogliono provocare gli anticorpi”.

“Questo non serve solo per questo virus – ha aggiunto Remuzzi -, ma anche per tantissime altre cose che potrebbero presentarsi, come la ricerca sui tumori e potrebbe servire persino per il rigetto del trapianto. E’ veramente un momento storico”.

“Sono inoltre contento di essere qua – ha proseguito -. Questa è stata la zona più devastata, un po’ per sfortuna: poteva capitare da qualsiasi altra parte d’Europa. Il virus circolava da prima. Un sacco di persone si sono infettate senza saperlo e a un certo punto è iniziato questo focolaio che era impossibile arginare, perché quando ci siamo accorti eravamo già con troppi pazienti da gestire. I nostri ospedali hanno fatto miracoli. tutti hanno fatto quello che potevano. Ora dobbiamo fare di più sul piano del territorio. Sono convinto che la malattia si possa curare a casa. Non bisogna perdere quei dieci giorni in cui il virus continua a moltiplicarsi e nel frattempo uno aspetta. Invece, forse con un approccio diverso, abbiamo capito che il virus si può curare a casa, certo servono strutture e un’organizzazione sul territorio la stiamo cominciando a fare. La Regione sta cominciando a lavorare in questo senso e io mi auguro che un’esperienza così non la ripeteremo più”.

“E’ – ha concluso – il più sicuro dei vaccini che abbiamo mai avuto come efficacia, in termini di sicurezza ha le stesse probabilità di avere problemi degli altri vaccini, non c’è ragione di non farlo. Adesso dobbiamo fare in fretta e fare in modo che il vaccino raggiunga tutti i Paesi del mondo. Non è giusto che questi Paesi soffrano di malattie che possono essere evitate, ma è altrettanto importante per tutti, in quanto abbiamo visto quanto il mondo sia connesso”.

L’importanza dell’adesione alla vaccinazione

“Tenete conto – afferma Remuzzi – che non è solo con la vaccinazione che creeremo un’immunità della popolazione. Abbiamo una parte, forse un 30%, che potrebbe corrispondere a quelli che si vaccineranno. Ci sono poi quelli che si sono ammalati e hanno gli anticorpi, centro non sappiamo quanto durano, ma non sappiamo nemmeno quanto durano gli effetti della vaccinazione. E infine persone con un’immunità preesistente, individui che magari nell’infanzia sono venuti a contatto con qualcosa di simile e ora hanno cellule capaci di difendersi. Però: tra vaccino, immunità naturale e quelli che si sono ammalati, tutti insieme si raggiungerà, io spero presto, un’immunità di popolazione”.

Le autorità presenti al Vaccination Day ad Alzano. L’incontro con la stampa si è tenuto presso il chiostro annesso alla Chiesa della Pace.
Le prime vaccinazioni al Papa Giovanni XXIII

Al Papa Giovanni XXIII di Bergamo il primo ad essere vaccinato è stato Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Bergamo. Poi è stato il turno degli altri rappresentanti delle professioni sanitarie: il Presidente dell’Ordine degli Infermieri, Gianluca Solitro, Guido Muzzi, Presidente dell’Ordine TSRM-PSTRP della provincia di Bergamo (Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione) e tecnico di Radiologia al Papa Giovanni. A seguire è stato il turno di Luigi Greco pediatra bergamasco e membro del CTS regionale

E’ stata poi la volta degli operatori del Papa Giovanni. A ricevere le prime dosi 13 medici, 9 infermieri, 2 tecnici e 2 operatori socio sanitari (OSS), che non hanno contratto il virus.

La vaccinazione del dottor Guido Marinoni

Il commento del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana

“Dal primo giorno – ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana in occasione delle prime somministrazioni dei vaccini presso l’ospedale di Niguarda di Milano  – ho sempre sostenuto che il vero cambio di passo si sarebbe verificato nel momento in cui avremmo avuto a disposizione il vaccino. Oggi è una giornata fondamentale e il nostro primo pensiero va a chi ha perso la vita per il Covid e a chi ha avuto parenti e amici che ne sono stati colpiti. Un pensiero anche a chi ha contribuito a combattere l’epidemia: tutto il mondo sanitario, i volontari, l’Esercito che ha dato un grandissimo aiuto per affrontare varie problematiche”.

Un servizio verrà trasmesso all’interno dell’edizione di domani sera (lunedì 28 dicembre) del telegiornale di Antenna2 (ore 19.20, canale 88).

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