Prodotti a chilometri zero o a filiera corta: oggi chi lavora la terra o alleva animali per farsi conoscere e distribuire i frutti del proprio lavoro ha a disposizione tanti modi. Tra questi ci sono aggregatori dell’offerta territoriale come “L’Alveare che dice Sì!, realtà che hanno l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per produttori e consumatori che vivono con un ruolo propositivo una comunità.
In Val Seriana da qualche mese è attivo un Alveare a Casnigo, presso il Circolo Fratellanza. «Si tratta di un gruppo di acquisto organizzato 2.0 – spiega Giada Frana – dove potere fare la spesa direttamente dai produttori e ritirarla ogni mercoledì tra le 18 e le 19:30. In questo momento è attiva anche la consegna a domicilio per i paesi limitrofi. Non è necessario abbonarsi e non vi sono obblighi di spesa. Oltre ai prodotti locali si trovano anche tipicità provenienti da altri Alveari del nostro Paese».
«La rete de “L’Alveare che dice Sì!”, arrivata in Italia dalla Francia, si appoggia su di un sito Internet su cui i produttori locali possono mettersi in mostra permettendo la conoscenza di realtà locali. L’Alveare è il punto in cui si possono ritirare i prodotti, ma anche un modo per sostenere la filiera locale e accorciarla. Un sistema per nutrirsi in modo più sano: i produttori seguono una certa etica. E’ anche una comunità di persone, in quanto si ha la possibilità di incontrare chi sta dietro a quello che si acquista. Ora con la pandemia non è possibile creare assembramenti, ma la volontà è anche quella di stringere un legame tra produttori e consumatori».
