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«Perché l’ospedale di Lovere non è tra i punti vaccinali?»

Si muove con difficoltà la campagna di vaccinazioni anti Covid in Lombardia. Le somministrazioni agli ultra ottantenni sono cominciate tra i problemi. E, nel nostro territorio, c’è anche il nodo delle sedi. Al momento, non è previsto un punto vaccini nella zona dell’alto Sebino. Una questione sollevata dalla Fnp, il sindacato pensionati della Cisl.

«Sarebbe ora che Regione e Ats imparino a contenere gli annunci e informare i cittadini solo quando sono certi di poter rispettare le promesse, in modo particolare quando si ha a che fare con i “grandi anziani” a cui l’incertezza di questi giorni aggiunge ansia ad ansia», afferma Caterina Delasa, segretaria generale della Fnp Cisl di Bergamo, dopo l’incontro on line con il direttore dell’Agenzia di tutela della salutedi Bergamo.

«Ci aspettavamo un incontro più esaustivo che mettesse in luce le modalità definite per le vaccinazioni degli over 80 che sembrano partire con grande lentezza, poche certezze sui tempi e tanto meno sulle sedi vaccinali, lo stesso per altri soggetti a rischio che non si sa come devono comportarsi», prosegue Delasa.

La breve videoconferenza si è aperta con la presentazione dell’impostazione del piano vaccinazioni. Il direttore dell’Ats ha evidenziato che la campagna massiva si attiverà probabilmente dal mese di aprile, elencati i punti vaccinali e gli accordi con organizzazioni di volontariato per il supporto alla campagna vaccinale in provincia.

I pensionati ritengono però che rimangano inevasi alcuni problemi. «Prima di tutto – insiste Delasa – in riferimento agli strumenti da utilizzare, lontani anni luce dalle consuetudini della maggioranza delle persone molto anziane che hanno dovuto rivolgersi in prevalenza ancora una volta ai famigliari (quando ci sono), poi aspettando un messaggio che non arrivava, con l’incognita della sede che magari è difficilmente raggiungibile e quindi obbliga a trovare qualcuno che accompagni».

C’è poi la questione geografica. «Sarebbe opportuno che le sedi dove si vaccinano gli over 80 fossero collocate il più vicino possibile ai comuni di residenza, perché la distanza fa nascere la necessità di farsi accompagnare da famigliari (ammesso che uno li abbia) o cercare soluzioni alternative a pagamento. L’ospedale di Lovere non è stato inserito tra i punti vaccinali, e questo comporta che tutti gli anziani dell’alto Sebino siano costretti a raggiungere Piario o Seriate. Prendersi carico della persona fragile anche per l’età significa pensare a servizi dedicati e questo era il caso di approfondire con tempi di confronto adeguati».

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