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Mai provato un gioco online? Si cercano persone che raccontino la loro esperienza

Il gioco d’azzardo si è ampiamente sviluppato negli ultimi 15 anni in Italia, comportando problematiche a livello sociale e di salute. In particolare, c’è stato un rapido incremento del gioco d’azzardo online. Un fenomeno ancora poco indagato. Per questo i comuni del distretto Bergamo Est (che comprende Val Seriana, Val di Scalve, Alto Sebino e Val Cavallina) hanno deciso di promuovere una ricerca tra la popolazione.

La ricerca – che ha come slogan “Hai mai provato un gioco online? Raccontaci la tua esperienza” – vede come promotore la Cooperativa Piccolo Principe di Albano Sant’Alessandro in collaborazione con l’Università Bicocca di Milano e l’ambito di Seriate. L’iniziativa è realizzata all’interno del progetto “Mind The Gap 2.0”, finanziato da Regione Lombardia e Agenzia di tutela della salute di Bergamo per lo sviluppo di azioni locali nel contesto degli Ambiti territoriali del Distretto Bergamo est.

L’obiettivo è approfondire il fenomeno del gioco su internet. Negli anni, infatti, si sono sviluppate diverse politiche e modalità di intervento per prevenire i problemi legati al gioco d’azzardo in presenza e diminuire i danni per i giocatori. Esistono invece pochi studi sulle azioni di prevenzione del gioco online tra la popolazione adulta. Inoltre, gli aspetti psicologici e sociali che contraddistinguono il gioco d’azzardo online degli adulti sono attualmente poco indagati. Diventa quindi difficile identificare azioni di prevenzione efficaci che possano essere realizzate a livello territoriale.

«Dobbiamo conoscere questo fenomeno dal punto di vista qualitativo per poterlo contrastare – spiega Gabriele Cortesi, presidente dell’assemblea dei sindaci del Distretto Bergamo Est -. Il progetto vuole coinvolgere un congruo numero di giocatori online per capire meglio le modalità che lo generano, per studiare azioni di sensibilizzazione ancora più precise. La collaborazione dell’Università Bicocca è garanzia di serietà e di voglia di approfondire. Con la nuova edizione di “Mind The Gap” ci siamo posti l’obiettivo di indagare al meglio alcuni risultati della prima parte del progetto. I nostri sette ambiti ribadiscono la centralità di questa tematica, l’attenzione delle amministrazioni verso un fenomeno purtroppo in espansione che tutti insieme vogliamo battere».

La ricerca, curata dal Piccolo Principe con tutto il suo staff, prevede la realizzazione di interviste individuali online e coinvolgerà circa 40 giocatori adulti (più di 20 anni) del territorio bergamasco. L’intervista verrà realizzata attraverso una traccia semi-strutturata che indaga sulle caratteristiche individuali e stile di vita, abitudini e motivazioni di gioco, peculiarità di gioco online, effetti del coronavirus e problematicità legate al gioco. 

Cosa fare per contribuire

Per partecipare alla ricerca bisogna anzitutto visitare la pagina ufficiale (https://bit.ly/2TO9pQX) e compilare il questionario. Si trovano tutte le informazioni sul progetto e rispondendo a poche e semplici domande si può raccontare la propria esperienza.

Tra i questionari ricevuti verranno selezionati 40 candidati con cui sarà organizzata un’intervista più approfondita tramite una videocall.

Per la partecipazione è previsto un rimborso spesa nella catena di negozi sportivi Decathlon.

La ricerca permetterà di identificare alcuni fattori di rischio e di protezione dei giocatori online, di conoscere le motivazioni che portano a giocare per realizzare azioni di prevenzione, riduzione dei danni e supporto. «Dobbiamo capire le modalità di intercettazione dei giocatore e quali sono i fattori protettivi e di vulnerabilità maggiore per calibrare meglio i progetti di prevenzione e contrasto territoriale –spiega Gilberto Giudici, della Cooperativa Piccolo Principe -. Cerchiamo persone che in qualche modo giocano online: è una delle prime ricerche qualitativa sul gioco online a livello italiano».

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