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Miniere dismesse, quasi 450 mila euro per la Val del Riso

Ci sono fondi anche per la Val del Riso nel milione e 860 mila euro messi a disposizione dalla Regione per la valorizzazione del patrimonio minerario dismesso. La Giunta, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, ha approvato l’ammissione al finanziamento di otto interventi, definendo risorse e modalità di attuazione grazie agli stanziamenti messi a disposizione della Legge regionale 9 del 2020 (Piano Lombardia). In generale si tratta di opere per la messa in sicurezza e l’accessibilità e la fruibilità delle aree oggetto di precedenti attività minerarie e per iniziative di promozione in quanto aree d’interesse fruitivo e a scopo didattico-scientifico.

«In Lombardia – spiega l’assessore Cattaneo – sono presenti diverse miniere dismesse visitabili, che rappresentano un patrimonio culturale e storico che va salvaguardato. Con questo finanziamento vogliamo valorizzare questi luoghi, che sono una testimonianza dell’economia della nostra regione. I progetti finanziati potranno dare un impulso di rilancio al territorio, anche a scopo turistico e di salvaguardia dell’ambiente».

Il finanziamento è stato attribuito agli interventi con progettazione sviluppata almeno a livello definitivo riferita a luoghi già autorizzati ai sensi del Regolamento regionale del marzo 2015. Tra di essi, la priorità è stata attribuita ai progetti di messa in sicurezza e a quelli che presentano una maggiore percentuale di cofinanziamento.

In provincia di Bergamo sono tre gli interventi finanziati, due riguardano la Val Seriana (la Val del Riso in particolare), uno la Val Brembana.

‘Costa Jels’, nel comune di Gorno: 297.000 euro potenziare i livelli di sicurezza e di accessibilità del sito, sia all’aperto che in sotterranea, e aumento delle potenzialità di utilizzo e fruizione dello stesso; nel primo lotto dei lavori sarà messa in sicurezza la miniera e successivamente verrà valorizzato l’Ecomuseo di via Madonna e arredata l’area didattica del sito minerario.

Località Ronchellini, nel comune di Oneta: 150.000 euro per il recupero e la messa in sicurezza dell’edificio di pertinenza mineraria e la valorizzazione del patrimonio a fini turistici, culturali, sociali e di ricerca.

‘Paglio/Pignolino’, nel comune di Dossena: 320.000 euro per potenziare i livelli di sicurezza e di accesso dei siti e per aumentare le potenzialità di utilizzazione e fruizione degli stessi.

«Una misura importante, che permette la valorizzazione del patrimonio minerario lombardo, facendo diventare una meta di attrattività turistica», commenta Lara Magoni, assessora regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda.

«Uno sforzo, quello di Regione Lombardia, che giunge al termine di un percorso legislativo importante, che sin dai primi anni del 2000 – continua Lara Magoni – ha coinvolto diversi siti minerari dismessi su tutto il territorio. Il nostro obiettivo è non dissolvere le antiche tradizioni minerarie della nostra regione ma restituirle a nuova vita. Tradizioni culturali, antichi mestieri che hanno forgiato valli e popolazioni e che oggi possono tornare ad illuminare paesi e luoghi, rivitalizzando il turismo di aree altrimenti destinate all’anonimato. Borghi e costumi che nascondono sapori, saperi e culture centenarie che fanno della nostra Lombardia una terra unica».

Il progetto di promozione e valorizzazione del patrimonio dismesso

Regione Lombardia, in seguito all’approvazione del Programma regionale per il recupero e valorizzazione del patrimonio minerario dismesso, sta sviluppando inoltre un primo progetto di promozione e valorizzazione delle miniere lombarde non più in attività e che già oggi sono visitabili. Con il supporto della Fondazione Lombardia per l’ambiente (Fla) e di Explora spa, la società regionale dedicata alla promozione del turismo e della attrattività della nostra regione.

Regione con Fla ha redatto il censimento tecnico-scientifico delle miniere visitabili, così come di quelle per le quali sono in corso i progetti di valorizzatone. Explora, con il supporto dei gestori, ha individuato a sua volta le necessità di ciascun sito minerari al fine di fornire supporto nelle azioni di comunicazione e promozione attraverso la raccolta e il coordinamento di informazioni e materiali.

Contenuti e immagini relativi al ‘Favoloso mondo sotterraneo’ sono stati inseriti sul portale turistico regionale (https://www.in-lombardia.it/it/visitare-la-lombardia/active-green/viaggio-al-centro-della-terra-lombardia) www.in-lombardia.it.

Si tratta di schede che mostrano e descrivono l’ambiente delle miniere, le loro caratteristiche, la storia: anche quella dei minatori, fino ad arrivare ai segreti che racchiudono, alle tecniche e alle attrezzature utilizzate nei siti minerari già da oggi visitabili. In diversi di essi l’attività mineraria è stata avviata ai tempi dei romani e comunque durata per secoli.

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