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Coltivare l’orto con il biointensivo, un corso in Val Gandino

La Val Gandino si conferma fucina del metodo di coltivazione biointensivo. Un percorso iniziato già da alcuni anni, quando il compianto Ivan Moretti e Angelo Savoldelli avviarono i primi campi sperimentali in località Valle Gaggio a Cazzano Sant’Andrea e presso Cà Parecia a Gandino. Ora una nuova tappa con un corso per approfondire filosofia e opportunità di questo sistema.

«Il biointensivo è un metodo che permette di lavorare la terra senza alcun agente inquinante, con una produzione due-tre volte superiore a quella tradizionale e con un risparmio di acqua fino all’80% – spiega Angelo Savoldelli -.  L’aspetto su cui il biointensivo si concentra maggiormente è l’attenzione per il suolo. Creando e mantenendo il suolo vivo e fertile l’agricoltore può coltivare alimenti salubri per se stesso e per gli altri. Si comincia preparando un terreno lavorato più in profondità, con piante seminate una vicina all’altra, affinché le radici possano scendere più in profondità rispetto al metodo tradizionale. Esse trovano umidità anche nei periodi di siccità (quindi si risparmia acqua) e si alimentano con il compost prodotto con tutti i materiali di scarto dell’orto, dalle biomasse ottenute dalla coltivazione del mais ed eventualmente del frumento, agli scarti vegetali freschi».

«Inoltre – prosegue Savoldelli – si usa meno spazio, anche meno della metà. La consociazione è elemento importante di questo metodo: per quanto riguarda il mais, la consociazione è con il fagiolo e con la zucca, per cui lo stesso spazio ha una resa maggiore, producendo contemporaneamente: mais, fagioli, cornetti, zucche. Da qui l’inserimento del corso fra le attività del progetto europeo Increase dedicato ai legumi. Altro aspetto importante è la produzione di semi propri, più adatti all’ambiente in cui sono stati prodotti, e più sani perché non trattati. Ciò offre un grado di germinabilità superiore rispetto a quelli normalmente in commercio e una maggior resistenza agli attacchi di parassiti».

Il corso, organizzato dalla Comunità del Mais Spinato di Gandino, è in programma sabato 23 ottobre. I docenti saranno Angelo Savoldelli, Angelo e Veronica Mora. Il programma della giornata prevede il ritrovo dei partecipanti alle 9 presso la biblioteca di Peia (a pochi passi dal municipio), per una mattinata dedicata agli aspetti teorici. Dopo il pranzo “spinato” al Caffè Centrale di Gandino, il pomeriggio sarà dedicato alla pratica in campo in località Cà Parecia a Gandino.

Info e iscrizioni (anche Whatsapp) al numero 340.9325186. Prevista una quota di iscrizione di 25 euro, comprensiva del pranzo. Per la partecipazione è richiesto Green Pass o tampone negativo.

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