Si è concluso con la conferma di Claudia Belotti alla guida della categoria il congresso FISASCAT CISL di Bergamo, la prima categoria degli attivi della CISL di Bergamo, con 12.818 iscritti. Il congresso ha anche eletto Monica Olivari e Alessandro Locatelli, proposti da Belotti a comporre la squadra di segreteria. “Anche qui – sottolinea Belotti -, FISASCAT segna un importante cambio di rotta: due donne nella segreteria della maggiore categoria della CISL non è cosa di poco conto”.
Il dibattito nella categoria ha toccato argomenti e problemi relativi al vasto mondo del lavoro coperto dalla sigla sindacale, turismo, commercio, servizi, spesso regolati dalle regole degli appalti, sistema, ha detto Belotti nella sua relazione, “che traccia una linea drammatica tra lavoratori di serie a e lavoratori di serie c, lavoratrici e lavoratori che hanno il datore di lavoro vero, che non è quello indicato nel contratto di assunzione, ma quello che assegna l’appalto stesso. Nei nostri settori e in alcuni servizi in particolare ( pulizie – mense – scolastiche – cooperative di assistenza ) nella stragrande maggioranza vi sono contratti di lavoro a 15 ore settimanali, o anche meno.. spesso anzi quasi sempre sono donne monoreddito che per far quadrare i conti sono obbligate a fare due lavori con orari impossibili dove la cura della famiglia e la conciliazione della vita casa lavoro diventano un ostacolo se non un miraggio”.
E spesso queste condizioni vengono peggiorata ogni volta che si dispone il cambio d’appalto: la logica del massimo ribasso tende a colpire gli stipendi e le ore che ogni lavoratore si vede riconosciute, per un servizio che, spesso, ne richiederebbe molte di più. “In piena pandemia, abbiamo avuto riduzioni del 30% nelle ore di pulizia degli ospedali, sono state ridotte le ore di lavoro anche per l’assistenza degli anziani nelle case di riposo”.
Quella contro il massimo ribasso è una battaglia che FISASCAT sta facendo a tutti i livelli, “perché riteniamo che questa sia una battaglia giusta. È nostro impegno far cambiare la legge regionale, introducendo norme che permettano negli appalti pubblici di assumere le persone a pari condizioni”.