Riscoprire la figura di Alessandro Bonvicino, detto Il Moretto. Questo l’obiettivo che si è posto un comitato nato lo scorso anno ad Ardesio. Le radici del pittore sono infatti nel paese dell’Alta Val Seriana. La famiglia si spostò a Brescia, dove l’artista visse e operò per gran parte della sua esistenza, fino alla morte, avvenuta nel 1554.
Nei giorni scorsi, il vicesindaco di Ardesio (e presidente di Vivi Ardesio) Simone Bonetti è stato a Brescia per riannodare il filo che lega il paese al pittore.
«L’obiettivo – spiega – era soprattutto trovare e fotografare un documento fondamentale. La polizza d’estimo in cui il figlio Pietro dichiarò che il padre Alessandro era “di Ardesio”. E, a quel tempo, associare in questo modo una persona a un luogo significava sostenere che quella persona fosse nata in quel luogo».
La questione delle origini di Alessandro Bonvicino è complessa. Libri, musei, enciclopedie lo danno “nato a Brescia”. C’è però questo documento. Ad Ardesio, nella piazza intitolata al pittore, una targa commemorativa posta in occasione del quarto centenario della nascita riporta che «il figlio Pietro lo disse d’Ardesio». C’è pure tanto di nota che rimanda alla polizza d’estimo conservata all’Archivio di Stato di Brescia.
Ma Simone Bonetti precisa che non è sua intenzione aprire una disputa. «Non vogliamo intestarci la nascita del Moretto, ma solo sottolineare il fatto che le sue origini sono ardesiane. Il comitato è nato anche per questo. L’obiettivo, inoltre, è far riscoprire questa importantissima figura anche attraverso delle iniziative che dovrebbero partire nel 2023».
La visita a Brescia è servita per iniziare a costruire questo progetto. «Ho visitato anche la Pinacoteca Tosio Martinengo per un attento viaggio alla scoperta dei capolavori del Moretto. Inoltre, sono stato alla chiesa di San Clemente, dove il pittore riposa. A tal proposito devo ringraziare monsignor Gianluca Gerbino, parroco della Cattedrale di Brescia, che mi ha fatto aprire la chiesa di solito chiusa al pubblico».
Alessandro Bonvicino Moretto fu uno dei grandi nomi della pittura italiana del Cinquecento. Nella sua bottega si formò anche Giovan Battista Moroni. Alcune opere del Moretto sono conservate in musei come il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Londra e il Kunsthistorisches Museum di Vienna.


















