La siccità perdura e, inevitabilmente, presenta il conto. Così, Uniacque invita a ridurre il consumo di acqua potabile. L’azienda pubblica che dal 2007 gestisce il servizio idrico della provincia di Bergamo ha inviato ai sindaci di oltre 60 Comuni soci un avviso in tal senso.
«A causa di questo lungo periodo di scarse precipitazioni, Uniacque Spa ha registrato una progressiva riduzione della disponibilità di acqua dalle sorgenti – si legge nella nota -. Al fine di affrontare il prossimo periodo di criticità cercando di evitare ulteriori aggravamenti della situazione, si chiede la collaborazione attiva di tutti gli Amministratori comunali affinché invitino i cittadini all’utilizzo dell’acqua potabile solo ed unicamente per gli usi idropotabili e non per altri usi diversi, ad esempio per lavare l’auto o innaffiare prati e giardini».
I comuni interessati si trovano in Alta Val Seriana, Val Brembana, Valle Imagna e nell’Isola bergamasca (vedi la mappa sul sito di Uniacque).
La società ha anche pubblicato un decalogo per un utilizzo consapevole dell’acqua. Lo riportiamo di seguito:
1) Fare lavatrici e lavastoviglie soltanto a pieno carico
2) Lavare le stoviglie, la frutta e la verdura in una bacinella e non in acqua corrente (lavare le stoviglie con acqua di cottura della pasta è un ottimo metodo sgrassante che può essere usato insieme ai detersivi diminuendone, così le quantità utilizzate)
3) Inserire nei rubinetti i dispositivi frangigetto e limitatori di flusso
4) Chiudere i rubinetti mentre ci si rade, si lavano denti o altro: il rubinetto del bagno ha una portata di oltre 10 litri al minuto
5) Installare e utilizzare lo sciacquone con lo scarico a doppio flusso
6) Scegliere di fare la doccia invece del bagno: riempire la vasca comporta un consumo di acqua quattro volte superiore rispetto alla doccia. Ricordare inoltre che ogni minuto passato sotto la doccia comporta un consumo dai 6 a 10 litri d’acqua
7) Monitorare costantemente i consumi idrici: controllare periodicamente il contatore a rubinetti chiusi per verificare la presenza di eventuali perdite accidentali, riparando anche quelle apparentemente insignificanti
8) Mangiare in maniera consapevole e responsabile considerando oltre alla risorsa utilizzata direttamente anche quella impiegata per produrre gli alimenti (per produrre 1 Kg di carne bovina c’è bisogno di circa 15.000 litri d’acqua);
9) Evitare di lavare l’automobile o eventualmente farlo con un secchio senza acqua corrente.
10) Innaffiare il giardino e le piante con parsimonia, utilizzando acqua recuperata o piovana e sistemi a goccia.
Insomma, l’invito è a non sprecare.