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Sprint di imprese femminili nel 2021

In provincia di Bergamo le imprese femminili, quelle in cui la presenza di donne supera il 50%, sono cresciute in un anno del +2,4%. Questo incremento di consistenza a fine 2021 rispetto all’anno precedente è un tratto distintivo della provincia di Bergamo, se si considera che Lombardia e Italia hanno riportato tassi di crescita più contenuta, rispettivamente del +1,2% e +0,6%.

Se nel 2021 si è avuto uno sviluppo, la situazione non è tuttavia sempre stata in positivo, come mostra la dinamica temporale nell’ultimo quinquennio. Il grafico della variazione tendenziale su base annua delle imprese femminili attive indica infatti un calo nel 2018 e nel 2020 per la curva bergamasca e andamenti simili per la Lombardia e l’Italia, con solo il dato nazionale in controtendenza nel 2020.

Ragionando in termini di tasso annuo composto, ovvero la crescita percentuale media delle imprese femminili attive, tra il 2017 e il 2021 risulta pari 0,5%, lievemente superiore rispetto alla media regionale (0,4%) e italiana (0,1%). Lo stesso tasso riferito al totale delle imprese attive nella provincia di Bergamo risulta negativo (-0,1%), quello regionale nullo e quello nazionale positivo di un decimo di punto.

Le 17.343 imprese femminili attive a Bergamo a fine 2021 rappresentano il 20,5% delle imprese totali, un dato lievemente superiore all’incidenza percentuale lombarda (19,6%) ma inferiore a quella italiana (22,7%).

Per settore economico sono i servizi a dominare, seguiti da commercio, manifattura, agricoltura e costruzioni. Tutti i settori hanno subito una crescita durante l’anno, ma spiccano per vivacità il commercio, i servizi, le costruzioni e l’agricoltura con tassi compresi tra il 2 e il 3%.

Quanto alle forme giuridiche, prevalgono le imprese individuali, come peraltro accade anche sul totale delle imprese. A seguire le società di capitali, le società di persone, le cooperative, le altre forme e i consorzi. Rispetto al 2020, sono le società di capitali a riportare l’aumento maggiore (+3,8%), peraltro in linea con la tendenza in atto da tempo anche per il complesso delle imprese nella provincia. Tra le altre forme giuridiche, invece, le imprese individuali (+2,5%) e le cooperative (+0,6%) riportano una crescita positiva, mentre le società di persone sono in diminuzione (-0,8%).

In relazione alla struttura proprietaria e alla gestione delle imprese femminili, nel 2021 il 77,4% ha una partecipazione esclusiva di donne. Il 17,6% ha una forte partecipazione femminile, ovvero una quota uguale o maggiore del 60% di socie o amministratrici. Il restante 5,1% sono imprese con partecipazione maggioritaria femminile.

Analizzando i dati sulle cariche e sulle qualifiche, sono 35.388 quelle ricoperte da donne nel totale delle imprese registrate in provincia di Bergamo contro le 97.685 ricoperte da uomini. Queste cariche femminili sono per il 43,8% di amministratrici, il 30% di titolari, il 18,3% di socie e il 7,9% di altre cariche.

Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “La crescita delle imprese femminili nell’ultimo anno rappresenta un segnale positivo per la nostra provincia. La partecipazione della donna al mondo dell’impresa a Bergamo rimane però di oltre due punti inferiore al dato nazionale.”

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Categorie: Notizie
Tag: Donne, Lavoro, Telelavoro

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