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Trasporti: ‘il modello Bergamo’ oltre la pandemia

Lo scorso venerdì 4 marzo si è tenuta la decima Conferenza Locale del Trasporto Pubblico di Bergamo per tirare le somme dell’esercizio del 2021 e individuare le prospettive per l’anno in corso. Sempre più indispensabili ristori e nuovi fondi per una gestione ordinaria dei servizi.

Si sono riuniti alla Conferenza i rappresentanti di viaggiatori, le associazioni dei consumatori, le associazioni di utenti, i mobility manager, le organizzazioni sindacali e dei lavoratori, le associazioni delle aziende del trasporto pubblico e l’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale.

In consultazione con Agenzia TPL sono stati affrontati importanti temi organizzativi e economici relativi al bilancio dell’anno 2021 e delle prospettive per il 2022 in tema di programmazione dei servizi, aspetti tariffari, qualità del servizio offerto e efficienza del servizio nella nostra provincia.

Preoccupazioni per la domanda in calo

Sul fronte economico la fine 2021 vede il TPL bergamasco presentare un sistema di offerta vincolato nella sua capacità di carico e «sganciato» dalla effettiva domanda presente. Il calo della domanda preoccupa soprattutto perché trasferire sempre più quote di domanda di mobilità dal trasporto privato a quello collettivo è uno degli obiettivi della transizione ecologica.

“Il calo della domanda – spiega Emilio Grassi – Direttore Agenzia TPL Bergamo – preoccupa non perché guardiamo al trasporto pubblico in un’ottica aziendale (meno utenti e quindi meno clienti che pagano biglietti ed abbonamenti) ma perché trasferire sempre più quote di domanda di mobilità dal trasporto privato a quello collettivo è uno degli obiettivi della tanto declamata transizione ecologica. Ancora una volta ricordiamo che il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) pone l’obiettivo dello spostamento di almeno il 10 per cento del traffico dalle auto private al trasporto pubblico, con lo scopo di una riduzione dell’inquinamento ambientale e, aggiungiamo noi, dell’incidentalità stradale e dei loro impatti in termini di salute pubblica e di conseguenti ricadute sulla spesa sanitaria nazionale”.

Gli introiti sotto i livelli del 2019

Gli introiti da traffico, sebbene in ripresa rispetto al 2020, restano comunque fortemente compromessi essendo ancora del 38% al di sotto dei livelli 2019 per un minore incasso di circa 14 mln euro (nel 2020 era circa -18 mln €). Nel 2021 sono stati stanziati 54,95 mln euro per i servizi di trasporto, 6,06 mln euro dei quali destinati ai servizi aggiuntivi. Sono inoltre pervenuti 10,13 mln euro a compensazione dei mancati ricavi del 2020 che, aggiunti a quanto già erogato nel 2020, ammontano a 16,11 mln euro. In generale lo scompenso economico per il settore, dato dalla necessità di mantenere un’elevata offerta di trasporto nel 2021 e in pandemia, ha impedito inevitabilmente il contenimento dei costi di fronte a una domanda debole che ha prodotto una insufficiente copertura da ricavo tariffario.

Il ‘modello Bergamo’

Il cosiddetto ‘modello Bergamo’ – dichiara Valentina Astori – COO di Arriva Italia e Presidente delle Società Consortili BTE e BTO – si è dimostrato efficiente perché ha coinvolto tutti gli attori che, con grande senso di responsabilità e sotto la sapiente regia dell’Agenzia, hanno agito con l’obbiettivo comune di fornire il servizio migliore possibile al territorio, nonostante i vincoli e le difficoltà del momento. Come gestori del TPL, se da un lato dobbiamo fronteggiare la carenza di personale e l’aumento dei costi dell’energia, dall’altro abbiamo degli obbiettivi molto sfidanti da raggiungere, quali realizzare la transizione energetica e riportare a bordo i passeggeri. Auspico che il lavoro di squadra che è stato condotto fino ad oggi prosegua nel fine comune di rendere la mobilità pubblica un asset positivo nella qualità di vita delle persone e dei nostri territori”.

Le prospettive per il 2022

Sul piano economico occorre sottolineare che Il quadro dell’anno includerà elementi vincolanti, come ad esempio la crescita dell’inflazione che nel periodo 2020-2021 ha visto un tasso al 3,50% produrre un aggravio di spesa sui contratti di circa 900 mila €. In estate si procederà inoltre all’adeguamento tariffario automatico, che include anche gli aumenti precedenti non ancora applicati (+1,4% circa). Agenzia TPL ha richiesto a Regione Lombardia di valutare la sospensione del regolamento tariffario per consentire una manovra equilibrata rispetto alla capacità di pagare dei passeggeri.

In attesa di ristori e risorse da Regione e Ministero

Più positiva invece è la notizia di incremento del Fondo Nazionale Trasporti (+100 mln € su 4,8 mld €) che potrà comportare un apporto di risorse verso il Bacino di Bergamo per un importo comunque ancora da valutare. Non è ancora chiaro in questo senso se il sistema dei «ristori» potrà compensare anche il periodo 2021 – 2022. La verifica dell’entità della compromissione dell’equilibrio economico dei Contratti di Servizio nel periodo 2020, 2021 e 2022 verrà effettuata a valle delle valutazioni del Ministero dei Trasporti e valutata per il biennio/triennio di crisi.

Trasporti e mondo della scuola

Dal 1° aprile, con la fine dell’emergenza sanitaria, si presenteranno inoltre nuovi scenari e vincoli segnati da molti interrogativi che rimangono aperti in merito ad aspetti organizzativi fondamentali del servizio di TPL come la capienza dei mezzi o i modelli di esercizio da applicare (come quello a doppio ingresso scolastico che hanno caratterizzato tutto l’ultimo triennio). La risposta alle esigenze degli studenti e della mobilità scolastica rimane una delle importanti questioni di confronto al tavolo della Conferenza.

“Nello specifico del sistema scolastico – illustra Vincenzo Cubelli – Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale – III Ambito Territoriale di Bergamo –, sia in considerazione delle difficoltà organizzative che il ritorno all’ingresso unico comporterebbe, sia nell’ottica di un graduale ritorno ad una nuova normalità, appare del tutto opportuno che il sistema dei doppi turni sia mantenuto in vigore per i due mesi e mezzo che mancano alla fine dell’anno scolastico in corso. Per quanto riguarda invece il prossimo anno scolastico, la valutazione delle azioni da intraprendere dovrà essere inquadrata in futuri scenari, anche normativi, mettendo in sinergia le potenzialità che il sistema scolastico e quello trasporto locale sapranno esprimere per una nuova e sostenibile normalità”.

“In quest’occasione – afferma Monica Ravasio – Presidente Coor.Co.Ge – ricordiamo la lettera che abbiamo inviato a tutte le istituzioni e ministeri preposti a fare in modo che il TPL riceva le attenzioni e le risorse economiche che lo facciano diventare un servizio efficiente ed efficace, per permettere agli studenti di tornare a frequentare la scuola con tempi e modalità funzionali al benessere che meritano. Auspichiamo che tutte le componenti che concorrono a questo si muovano in modo unitario, sia per questo aspetto che per esplorare nuove forme di apprendimento , almeno sotto forma di sperimentazione. Chiediamo al mondo della scuola di farsi portavoce presso le sedi e i ministeri competenti di questa proposta. Auspichiamo che si uniscano a questo tavolo anche la Provincia e i rappresentanti d’ambito dei territori.”

Negli ultimi due anni Agenzia ha lavorato al tavolo di coordinamento prefettizio con l’obiettivo di coniugare i vincoli dettati dalle norme d’emergenza (ridotta capienza degli autobus) con le esigenze delle scuole. Questo lavoro ha portato, grazie alla collaborazione di tutti i soggetti al tavolo, alla definizione di quello che è chiamato il “modello Bergamo”: un’organizzazione, efficace ma certamente non indolore, di scuola e trasporto pubblico che ha consentito di offrire agli studenti i servizi essenziali. Ora è necessario che questo modello sappia estendersi ad altri obiettivi oltre lo stato emergenziale, per una riorganizzazione dei tempi delle città funzionale a migliorare i servizi offerti ai cittadini massimizzando le risorse disponibili.

Dobbiamo cogliere l’opportunità di migliorare quel che la pandemia ci ha offerto – conclude Angela Ceresoli – Presidente Agenzia TPL –, e resistere alla voglia impellente di un ritorno alla Normalità che non vuol dire fare un passo avanti, ma tornare indietro. Chiediamoci prima qual è la normalità a cui vogliamo tornare, se davvero la qualità della vita migliora tornando ad accalcarci tutti alla stessa ora nelle aule, negli uffici, in coda sulle strade o in piedi sugli autobus. Se invece è un altro il modello a cui tendere, è importante un’assunzione di responsabilità collettiva da parte di chi è in gioco, per continuare a cercare strade per raggiungere l’obiettivo comune di offrire opportunità di migliorare la qualità della vita alla cittadinanza, a studenti e studentesse, alle famiglie. La Conferenza locale del trasporto pubblico non contempla tra i convocati i referenti d’ambito scolastici, ma abbiamo voluto sentire ancora una volta il mondo della scuola perché vogliamo condividere questo obiettivo comune, e capire se lavorando insieme è possibile migliorare la qualità della scuola e del trasporto pubblico. La strada da percorrere è ancora molta e il tempo stringe, settembre è alle porte, ma condividiamo decisamente il pensiero del nuovo Provveditore prof. Cubelli quando sostiene che lavorare al tavolo di coordinamento non vuol dire condividere i vincoli dei rispettivi sistemi (scuola e TPL) ma mettere in comune le rispettive potenzialità e capacità per trovare la strada giusta.”

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Tag: Trasporti

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