Arriva un altro no alla riapertura delle miniere della Val del Riso e Val Parina. La Direzione generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio del Ministero della Cultura ha infatti espresso un parere tecnico istruttorio negativo. Il no si aggiunge a quello arrivato nei giorni scorsi dagli uffici della Regione Lombardia.
Secondo il Ministero, la documentazione progettuale presentata dalla società Energia Minerals risulta essere «del tutto inadeguata e carente» ai fini di una valutazione paesaggistica e architettonica dell’intervento. Sempre secondo il Ministero della Cultura, a Zorzone di Oltre il Colle «non risultano condivisibili le significative opere di trasformazione del versante al piede dell’impianto esistente per la formazione di due aree di deposito», né la scelta di collocazione di un silo di materiale grezzo. Sempre a Oltre il Colle, in località Cà Pasì, il Ministero non condivide l’individuazione dell’area antistante l’accesso al cantiere come deposito e sito di trasformazione.
Per quanto riguarda Riso di Gorno, il Ministero ritiene di «notevolissimo impatto» le aree di stoccaggio di materiali, le opere di cantierizzazione e le modifiche al sistema viario. Sempre a Riso, viene considerato «imponente» il progetto delineato per l’edificio dell’ex Laveria. Comporterebbe anche un «forte cambiamento dell’immagine consolidata del contesto storico e paesaggistico locale, senza che sia stata fatta un’adeguata progettazione in merito».
Ora si attende il pronunciamento del Ministero della Transizione ecologica che dovrebbe fornire un parere definitivo. Il progetto di riapertura delle miniere vede già l’opposizione dei Comuni coinvolti e di un comitato che ha raccolto mille firme.
