Un altro passo avanti verso il possibile prolungamento della linea del tram da Albino a Vertova. Ieri (martedì 14 giugno) è stata firmata la convenzione fra il Consorzio Bim (Bacino imbrifero montano) del Lago di Como e fiumi Brembo e Serio e Teb (Tramvie elettriche bergamasche) per lo studio delle attività di programmazione e progettazione del nuovo tratto. Sul tavolo un finanziamento di 195 mila euro.
L’impegno economico è stato deliberato dal Consiglio direttivo del Consorzio Bim il 7 febbraio 2022, in accoglimento della modifica all’utilizzo dei fondi da parte della Comunità montana Valle Seriana. Infatti, in precedenza, il Consorzio Bim aveva stabilito di destinare un finanziamento di 290 mila euro a favore delle zone interessate dai progetti relativi all’estensione della T1, così ripartiti: proseguimento Albino–Vertova 220 mila euro; collegamento stazione Teb di Albino – funivia Albino-Selvino 70 mila euro. Al posto degli interventi per il collegamento con la funivia ad Albino, la Comunità montana ha optato per interventi viabilistici al Ponte del Costone, del valore di 95 mila euro.
Alla firma, erano presenti il presidente del Consorzio Bim Carlo Personeni, con il direttore Omar Regazzoni, e il presidente della Teb Filippo Simonetti, con il direttore Fabio Zanni. Grazie alla convenzione, ora la Teb potrà affidare un incarico per studiare la fattibilità del progetto, compiere le analisi trasportistiche e l’analisi costi-benefici oltre a valutare l’inserimento urbanistico dell’intervento. Gli incarichi saranno affidati entro i tempi necessari di procedura.
«Il Consorzio Bim Brembo, Serio e Lago di Como – spiega il presidente del Consorzio Bim, Carlo Personeni – è sempre stato convinto della imprescindibile utilità della mobilità tramviaria. A seguito della delibera del 1° febbraio 2021, il Consiglio Direttivo del Consorzio Bim, ha destinato 4 milioni di euro per la realizzazione della linea T2 “Bergamo-Villa d’Almè”, quale contributo pari al 75% di quanto dovuto dai Comuni di Ponteranica, Sorisole, Almè, Paladina e Villa d’Almè per le opere accessorie della linea tramviaria, come parcheggi, viabilità di accesso, piste ciclabili. E il 3 dicembre 2021 ha firmato la convenzione con Teb per lo studio di fattibilità dell’estensione del progetto della Linea tramviaria T2 “Bergamo-Villa d’Almè” fino a San Giovanni Bianco e di un nuovo collegamento da Villa d’Almè fino a Ponte San Pietro. Il finanziamento per questi due studi di fattibilità è stato deliberato nella primavera 2021 dall’Assemblea Generale del Bim per un importo complessivo di 650 mila euro: nello specifico, 540 mila euro per lo studio del proseguimento della linea tramviaria T2 da Villa d’Almè a San Giovanni Bianco e 110 mila euro per lo studio di fattibilità di un nuovo collegamento da Villa d’Almè a Ponte San Pietro, che peraltro coinvolge i territori di Valle Imagna, Val San Martino e Isola Bergamasca (stazione ferroviaria di Ponte San Pietro, Ospedale di Ponte San Pietro, Istituto superiore “Betty Ambiveri” di Presezzo)».
«Il Consorzio Bim si è mostrato sempre disponibile a destinare risorse a fondo perduto per la redazione progettuale di interventi a favore della mobilità dolce, collaborando con i Comuni coinvolti – continua il presidente Personeni -. Uno spirito solidale che accomuna i 127 Comuni perimetrati nel Consorzio fin dall’aprile 2019, quando, riuniti in assemblea ordinaria annuale, su mia proposta, decisero all’unanimità di utilizzare parte delle risorse arretrate per le progettualità di T1 e T2. Risorse introitate in virtù di una sentenza della Corte di Cassazione dell’ottobre 2018 che, dichiarando legittima la legge 228/2012 (legge di stabilità 2013), estese l’obbligo dei pagamenti dei sovracanoni anche alle centrali idroelettriche poste fuori dell’area perimetrata del Bacino Imbrifero Montano, quindi anche ad impianti di derivazione d’acqua situati sotto i 500 metri, purché inseriti nel perimetro di un Consorzio Bim, abrogando di fatto un privilegio nato temporaneo nel 1953 e durato più di 50 anni».
«Gli scenari della mobilità bergamasca del futuro hanno al centro la tramvia – continua Personeni – E’ una infrastruttura accessibile, utile, integrata, connessa e generatrice di valore patrimoniale, sociale e di sviluppo urbanistico–territoriale, ma anche ambientale ed eco-sostenibile, perché permette di ridurre l’inquinamento nell’hinterland di Bergamo. Il tutto in linea con la nostra mission, che è quella di reinvestire sul territorio la risorsa del sovracanone idroelettrico, cioè i proventi derivanti dalle concessioni per lo sfruttamento delle centrali idroelettriche: il tutto per migliorare e rafforzare lo sviluppo socioeconomico delle comunità locali, che si evidenzia nel mantenimento dei servizi e nell’incremento dei posti di lavoro, condizioni essenziali per trattenere la gente nei paesi di montagna».
La collaborazione fra Consorzio Bim e Teb è di lunga data. Già nel 2001, quando era presidente Gianfranco Ceruti, il Bim Bergamo erogò 100 milioni di vecchie lire, il 10% del bilancio di allora, per sostenere la progettualità della linea T1 “Bergamo-Albino”. Anche nel 2018 investì 30 mila euro per l’idea progettuale della linea T2 “Bergamo-Villa d’Almè”.



















