Vivono una situazione non facile le persone rimaste senza medico di base. Soprattutto dopo che in Bergamasca è stato sospeso il servizio Cad (Continuità assistenziale diurna) e l’Agenzia di tutela della salute ha attivato in sostituzione un call center. A raccontare quello che sta succedendo, al tg di Antenna2, è stato l’assessore al Welfare del Comune di Castione della Presolana, Fabio Migliorati.
In paese, a inizio anno, due medici di base hanno cessato la loro attività. In un primo tempo era stata attivata la Cad, anche con l’aiuto del Comune che aveva messo a disposizione i locali (gli ambulatori di Bratto). Ma il 30 giugno l’Ats di Bergamo ha inviato a tutti i sindaci della provincia una comunicazione per informarli che dal primo luglio il servizio Cad sarebbe stato sostituito da un call center attivo due ore al giorno. In queste prime due settimane la situazione sembra però peggiorata, con maggiori disagi per i cittadini.
«Con la Cad avevamo raggiunto un equilibrio, anche se precario – spiega Fabio Migliorati -. La gente comunque trovava un medico, un ambulatorio in paese, aveva la possibilità di portare la propria ricetta e ritrovarsela il giorno dopo in farmacia con il medicinale a fianco. Quindi una sorta di simulacro di servizio di assistenza c’era. Oggi non abbiamo più nulla di tutto questo. Ora si dice alla gente, ancora più esasperata di prima, che deve chiamare un call center per due ore al giorno e magari si sente dire che il medico più vicino è quello di Nembro, Selvino o Cene».
Non solo. Migliorati lancia l’allarme anche per un altro aspetto. «I farmacisti ci dicono che alcune persone decidono di sospendere autonomamente la terapia che stanno seguendo. E stiamo parlando di cure particolarmente forti con farmaci per patologie gravi. Abbiamo situazioni di persone allettate che hanno bisogno di ricette, di un medico che vada a casa loro a visitarle. Esiste un diritto costituzionale alla salute. È così che ci facciamo carico di questo diritto per persone fragili, che stanno soffrendo?».
Nel frattempo, il Consiglio regionale ha approvato martedì una mozione presentata dal bergamasco Jacopo Scandella (Partito democratico) che impegna la Giunta a ripristinare i servizi di continuità assistenziale diurna in quei territori che si trovano in carenza di medici di base. Si attendono novità.
Il video con l’intervista: