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Colere: apertura degli impianti a rischio, in 200 per l’assemblea pubblica

Nella serata di lunedì 26 settembre ben duecento persone della Valle di Scalve e non solo hanno partecipato all’assemblea pubblica convocata a proposito dello stato di attuazione del rilancio del comprensorio sciistico di Colere.

A tenere l’assemblea sono stati il sindaco di Colere e presidente della Comunità Montana Gabriele Bettineschi e il rappresentante di R.S. Impianti Alessandro Bettineschi.

Non è arrivata una risposta definitiva sull’imminente stagione invernale, ma sono stati messi sul tavolo i nodi principali che porterebbero a rimandare la riapertura degli impianti: per l’installazione della nuova ovovia, che andrà a sostituire la storica Carbonera-Polzone, serviranno almeno tre mesi di lavori e soprattutto il via libera della conferenza dei servizi che ha come termine ultimo il 6 dicembre (poi varrà il silenzio assenso).

Poi c’è il tema del direttore lavori: la procedura prevede ancora due settimane di tempo per la stesura del bando di gara e si dovrà attendere almeno un mese per l’apertura delle buste. Dunque la previsione è che il direttore dei lavori possa insediarsi non prima di fine novembre.

L’ultimo problema è l’impraticabilità di un piano B, vale a dire il ripristino con la manutenzione straordinaria della vecchia seggiovia che è stata smantellata e depositata nel parcheggio antistante gli impianti: non può essere toccata fino alla nomina del direttore lavori, servirebbero 500 mila euro e almeno un mese di lavori per la nuova posa. In più, causa il rincaro energetico, i costi di gestione non sembrerebbero più sostenibili.

Grande preoccupazione per il futuro è stata espressa dai rappresentanti dei maestri di sci, anche se l’amministrazione comunale ha garantito che si attiverà per far sentire in concreto la propria vicinanza.

 

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