A Bratto taglia il traguardo delle 28 edizioni, la Pegher Fest, pronta a tornare dopo la pausa forzata per la pandemia. Al campo sportivo del paese la festa inizia già domani, venerdì 7 ottobre.
Il nome della festa gioca sul soprannome degli abitanti di Bratto (pegher, ossia pecore). Ad avere l’idea, nel 1992, fu l’allora parroco don Leone Lussana. Qualcuno storse il naso, altri invece accettarono di buon grado l’autoironia. Grazie all’aiuto di numerosi volontari, la festa ha potuto arrivare fino alla 28esima edizione.
«Abbiamo le donne del paese che ogni anno si mettono in gioco per preparare i piatti tipici, come la castradina e le foiade, che caratterizzano la cucina della festa – spiega Federico Tomasoni, uno dei volontari -. C’è poi un nutrito gruppo di giovani che la sera dopo il lavoro si occupa di allestire il tendone e tutto l’occorrente. Siamo più di cinquanta persone».
«Siamo pronti a ripartire – aggiunge Benedetta Ferrari -. Inizieremo venerdì sera con la consueta “Pegher giovani”. L’appuntamento è alle 21 con il concerto della Ayahuasca rock band preceduto dall’apertura della cucina alle 19».
Sabato 8 ottobre alle 18 la messa nella parrocchiale, alle 19,15 l’apertura della cucina, alle 21 la serata danzante con l’orchestra Vela Bianca. Durante la serata non mancheranno giochi e intrattenimento.
Domenica 9 ottobre alle 11 la tradizionale sfilata in costume: il tema quest’anno sarà il 150° della parrocchia di Bratto. Alle 12 l’apertura della cucina, alle 14 tombolata, alle 15 animazione e giochi per bambini, alle 16 merenda per i più piccoli, alle 18 messa sotto la tensostruttura, alle 19 riapertura della cucina, alle 19,30 la tradizionale vendita all’incanto, alle 20,45 musica e intrattenimento con “Thundergame”.
Il servizio di Antenna2:
