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Dossena, oltre 4 milioni per il rilancio del Mirasole

La Giunta regionale della Lombardia ha approvato lunedì 14 novembre un Accordo di rilancio economico sociale del territorio (Arest) che riguarda il comune di Dossena. “Mirasole:Giovani=Dossena:Sviluppo”, questo il nome del progetto, che ha come principale obiettivo lo sviluppo delle imprese, dell’imprenditorialità, del lavoro.

Dossena da anni si è dotata di un Piano di Sviluppo Territoriale, un progetto a medio lungo periodo, che ha come obiettivo la creazione di opportunità per combattere l’abbandono del territorio, in particolare da parte dei giovani. Azioni diverse, ma che hanno un unico filo conduttore, quello dello sviluppo economico: imprese e posti di lavoro, in un concetto di valorizzazione della filiera.

In particolare, lo strumento Arest, fortemente voluto dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi, si integra nel Piano di Sviluppo di Dossena, andando a completare un percorso che genererà economia e lavoro.

Seguendo i principi di partecipazione, sussidiarietà, co-gestione e governo dei beni comuni, l’ex albergo Mirasole diverrà una “piattaforma open source” di scambio e integrazione tra servizi.

Ristrutturato e recuperato nei suoi ambienti, diventerà una struttura multifunzionale, con diverse forme ricettive sia alberghiere che extra alberghiere (camere da hotel e dormitori condivisi tipo ostello), che innovative (miniappartamenti), bar, ristorante, Spa, spazi polifunzionali per aziende, scuole, associazioni, oggi non presenti sul territorio, e spazi coworking. La soluzione progettuale punta alla ricomposizione di un’immagine unitaria e coerente della costruzione originale, espressione dello stile Liberty diffuso in Valle Brembana agli inizi del secolo XX. Il progetto presentato è innovativo per il contesto in cui si inserisce, ovvero quello di una piccola comunità di montagna, che ha obiettivi chiari e ben definiti.

«Un intervento economico e sociale molto importante, che guarda soprattutto al domani, alle opportunità di lavoro in ambito montano, che permetterà di aumentare la qualità della vita permettendo una maggiore flessibilità lavorativa e il mantenimento dei livelli in termini di popolazione residente – dichiara il sindaco Fabio Bonzi –. Penso anche al concetto di filiera, perché al di là dell’incremento occupazionale, per quanto i circa 30 nuovi posti di lavoro di qualità che si creeranno sia già di per sè un dato importante per territori montani quale il nostro, e della modalità di gestione, attraverso la cooperativa di Comunità, credo che tutte le imprese del territorio possano trarre beneficio da questa riqualificazione».

Un investimento totale di 4.125.000, di cui due milioni finanziati da Regione Lombardia, 100 mila euro da parte della Cooperativa I Rais, la cooperativa di comunità, anello importante della catena dello sviluppo, che gestirà le varie attività previste all’interno dell’immobile. La parte rimanente sarà messa dal Comune, che ha acquisito l’immobile per un costo di 165.000 euro, a cui si aggiungono 815.000 euro dal conto termico, 600.000 da Finanziamento Statale per la messa in sicurezza di Edifici e Territori, 250.000 di fondi Bim, e la restante parte con fondi propri.

«Ringrazio l’assessore Guidesi – conclude il sindaco – perché ha colto appieno le necessità legate a progetti come questi e ha messo in campo uno strumento che ha al centro il tema importante per i territori, ancor più per quelli montani: lo sviluppo economico e, di conseguenza sociale, delle imprese e del lavoro».

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