«Chi salva una vita salva il mondo intero». La frase del Talmud di Babilonia è alla radice della Giornata europea dei Giusti, una ricorrenza istituita per ricordare «coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi». La data scelta è il 6 marzo, anniversario della morte di Moshe Bejski, magistrato israeliano, sopravvissuto alla shoah, presidente della Commissione dei Giusti tra le nazioni dello Yad Vashem, l’ente nazionale per la memoria della shoah di Gerusalemme.
Lunedì 6 marzo, in occasione della Giornata dei Giusti, ci sarà una cerimonia anche a Premolo, dove nel 2019 è ospitato un “Giardino dei giusti”, nel parco vicino all’oratorio. Venne realizzato grazie al coinvolgimento del Comune, della Parrocchia, dell’associazione Il Testimone e di altre realtà del territorio. Un luogo per riallacciarsi al progetto dei “Giardini dei Giusti” di Gariwo (acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide, Giardini dei giusti nel mondo), associazione fondata a Milano nel 1999 per far conoscere i Giusti educando alla responsabilità personale. Proprio su proposta di Gariwo è nata la Giornata europea dei Giusti.
Il primo Giusto ricordato a Premolo, nel 2019, fu don Antonio Seghezzi, il sacerdote del paese morto nel campo di concentramento di Dachau il 21 maggio 1945. Lo scorso anno, dopo lo stop per la pandemia, vennero posate altre tre piastre. Per il 2020 venne ricordato il capitano Benedetto De Beni e la moglie Isa Cittadini, che salvarono due ragazze ebree durante la seconda guerra mondiale. Per il 2021 e il 2022, gli anni della pandemia, fu scelto il medico cinese Li Wenliang, noto in tutto il mondo per essere stato il primo a comunicare la presenza di una malattia dovuta a un nuovo virus.
Lunedì 6 marzo, alle 10,30, si terrà la cerimonia per il disvelamento della piastra del 2023. Interverrà Rayhane Tabrizi, attivista iraniana presidente dell’associazione Maana. Ci sarà anche un momento in onore dei giusti ricordati nel giardino.
In occasione della Giornata dei Giusti 2023, Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’Economia ed ex presidente del Consiglio italiano, ha inviato a Gariwo un videomessaggio.
