Anche a Monte di Nese si parla da qualche giorno del possibile arrivo di un gruppo di migranti, dopo quanto successo a Gromo la scorsa settimana. Se n’è parlato nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Alzano Lombardo, con un punto all’ordine del giorno voluto dal gruppo di minoranza di Alzano Futura per rendere pubblica la questione.
Pochi giorni fa si è svolta un’assemblea pubblica animata nella frazione collinare, alla presenza anche dei Carabinieri: l’oggetto dell’assemblea è stato proprio il possibile arrivo nell’ hotel Stella di un gruppo di migranti.
“Ad oggi non c’è alcuna aggiudicazione -ha spiegato il primo cittadino Camillo Bertocchi in consiglio comunale. Un cittadino privato pare abbia affittato l’immobile ad una cooperativa che ha partecipato ad un bando e se lo è aggiudicato. Siamo assolutamente contrari che a Monte di Nese arrivino 25 persone su una popolazione di 400 abitanti a 8 km dalla città. Non si può pensare di svolgere un’attività di integrazione in questa situazione. A Monte di Nese non c’è acqua, la portiamo con le cisterne per la popolazione e pensiamo di mettere lì un gruppo di persone? Ho scritto anche al Ministro la nostra contrarietà: i migranti non avrebbero la minima possibilità di usufruire di servizi necessari, utili per la loro integrazione. Noi ci saremo per chi ha diritto allo status di rifugiato, la soluzione non può essere Monte di Nese, faremo di tutto per non subire questa scelta e siamo assolutamente contari. Siamo disponibili per altre soluzioni e lo abbiamo detto al Prefetto”
Il gruppo di minoranza ha chiesto nel suo ordine del giorni in consiglio di impegnare il Sindaco e la Giunta ad attivarsi sin da subito, “nell’interesse dei cittadini e del territorio -si legge nell’odg di Alzano Futura-, per contattare la realtà che ha in gestione la struttura immobiliare destinata all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e che risulta aggiudicataria del bando, per concordare un protocollo d’intesa per favorire percorsi per l’integrazione dei cittadini che verranno in essa ospitati che definisca progetti concreti, coinvolgendo le varie realtà presenti sul nostro territorio attive nel volontariato attraverso la convocazione al tavolo delle consulte del terzo settore”.